Ricrodi di Schopenhauer privato - 9788865420706

Ricrodi di Schopenhauer privato: Schopenhauer amico dei bambini! Chi l'avrebbe detto? Giovanissimo, nel 1813, scrisse: "È giusto ma duro che, per aver gridato noi un paio d'anni, dobbiamo sentire gridare bambini per tutta la vita". Eppure sappiamo che nel suo ultimo anno di vita ebbe affezioni quasi paterne per Julius Frank, un bambino di otto anni, che Schopenhauer aveva salvato dall'annegamento: a lui regalò anche un proprio ritratto. Da questi ricordi di Lucia Franz, scritti cinquant'anni dopo la morte di Schopenhauer, lo stereotipo del filosofo bizzarro, scontroso, misantropo esce alquanto modificato: con la piccola Lucia e l'amatissimo cane Atma, il vecchio Arthur gioca come un nonno qualsiasi. Quando la Franz descrive Schopenhauer che lancia in alto le salsicce perché Atma le prenda al volo, non possiamo fare a meno di sorridere e di pensare che il filosofo che aveva definito la maggior parte degli uomini merce di fabbrica della natura è ricordato con affetto da uno di quei bambini divenuti adulti.
Schopenhauer child friendly! Who'd have thought? Very young, in 1813, he wrote: "and fair but tough, for having shouted us a couple of years, we hear shouting kids for life. Yet we know that in the last year of his life he had almost paternal affections for Julius Frank, an eight year old child, which Schopenhauer had saved from drowning: he gave also its own portrait. From these memories of Lucia Franz, written 50 years after the death of the stereotype of the philosopher Schopenhauer, bizarre, sullen, Misanthrope out somewhat changed: with the little Lucy and the beloved dog Atma, the old Arthur plays like a grandfather. When Franz describes Schopenhauer that throws the sausages because Atma take the fly, we can't help but smile and think that the philosopher who had called most of the men merchandise factory of nature is fondly remembered by one of those children become adults.