Al riparo dalla tempesta. Franco Garelli 1909-1973. Ediz. a colori - 9788885803510

Al riparo dalla tempesta. Franco Garelli 1909-1973. Ediz. a colori: Una vera damnatio memoriae ha quasi eclissato Garelli dalle pagine della storia dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 1973. Così, dopo un lungo periodo di silenzio, intervallato da isolati episodi espositivi, la figura complessa di Franco Garelli torna a reclamare una rilettura del proprio profilo artistico. Scopo di questo libro è dunque restituire l'immagine e il sentimento di un artista lirico, se non certo festoso quantomeno realmente poetico e solare; una immagine nuova rispetto alla precedente linea della critica degli anni sessanta e settanta che poneva l'accento sul tema struggente, lacerante e greve della infelice condizione umana nella società. Nicoletta Colombo e Marco Franzone rendono finalmente giustizia a questo eclettico esploratore dei nuovi orizzonti della materia, che muoveva la propria indagine su numerosi fronti, disegno, pittura, scultura, in escalation verso il ricorso a vernici industriali e a materiali disparati dall'organico all'inorganico: legni, ceramica, bronzo, ferri, persino paste alimentari e formaggi, fino alla più avanzata riqualificazione di trouvailles meccaniche e di laminati. Il vitalismo e la personale inquietudine attivistica di Garelli lo portarono a scambi culturali intensi, corroborati da viaggi e da esperienze di lavoro maturate in Francia, Stati Uniti, Giappone, Perù, Germania, Belgio, stimoli incisivi per la lucida sperimentazione scaturita da uno spirito pragmatico e allo stesso tempo irregolare, da outsider.
A true damnatio memoriae has almost eclipsed Garelli from the pages of history after his death in 1973. Thus, after a long period of silence, interspersed with isolated exhibition episodes, the complex figure of Franco Garelli returns to demand a re-reading of his artistic profile. The purpose of this book is therefore to return the image and feeling of a lyrical artist, if certainly not festive at least truly poetic and sunny; a new image compared to the previous line of criticism of the sixties and seventies that emphasized the poignant, tearful and crude theme of the unfortunate human condition in society. Nicoletta Colombo and Marco Franzone finally do justice to this eclectic explorer of the new horizons of matter, who moved his investigation on numerous fronts, drawing, painting, sculpture, escalating towards the use of industrial paints and materials disparate from organic to inorganic: woods, ceramics, bronze, irons, even food pastes and cheeses, up to the more advanced redevelopment of mechanical trouvailles and laminates. Garelli's vitalism and personal activist disquiet led him to intense cultural exchanges, supported by travel and work experience in France, the United States, Japan, Peru, Germany, Belgium, incisive stimuli for lucid experimentation born of a pragmatic and at the same time erratic spirit, as an outsider.