La disintegrazione del sistema - 9788889515860

Freda con quest’operadi indubbio fascino sia stilistico che concettuale, un originale pamphlet politico che scrisse nel 1969, prospettava a possibilitàdi un fronte comune ‘rosso’ e ‘nero’ per ’annichilimentodel sistema borghese, mirando ala “disintegrazione”del sistema borghese attraverso “un’aleanzÔ tattica strategica tra gli opposti estremismi al finedi creare un unico fronte comune antiborghese. Si trattadi un manifesto che avrà una grande importanza nel’ambiente neofascistadegli anni a venire, costituendo un elementodi rottura con e ideologie ispirate al Ventennio, ai nazionalismi europei ed ordinovisti.diventò anzi un vero e proprio "libro-guida" per i nazimaoistidi tutta Italia che vedevano in Freda ’unico vera alternativa aladestra e ala sinistra e ’unico vero antagonista a quel sistemademocratico, materialistico e iberale che sembrava, e sembra ancora immortale. Freda teorizzò una sortadi comunismo aristocratico, una viadi mezzo, tra il Terzo Reich, a Cinadi Mao e a repubblicadi Platone a visione metapoliticadi Freda, infatti, si professa ispirata ala metafisicadela politicadi Platone. Freda molto ucidamente elenca i metodi per soppiantare il sistema odierno e proponedele concrete alternative politico-sociali puntando ad eliminare e parti che permettono a questo sistemadi funzionare, cioè a proprietà privatadei mezzidi produzione e a funzionedi sintesi sociale svoltadaldenaro. Teorizza e basi per un nuovo stato, o Stato Popolare che soppianti il sistema borghese vigente. Un ibro controcorrente, un ibro “diverso”.