Pedagogia dell'autonomia. Saperi necessari per la pratica educativa - 9788865790243

Pedagogia dell'autonomia. Saperi necessari per la pratica educativa: Tutta l'opera di Paulo Freire, uno dei più noti pedagogisti al mondo, è attraversata dalla riflessione sulla necessaria eticità che connota la pratica educativa in quanto pratica formativa: "l'etica universale dell'essere umano". In "Pedagogia dell'autonomia", pubblicato per la prima volta nel 1996, si ribadisce, in particolare, che "uno dei saperi indispensabili è che chi viene formato, fin dall'inizio della sua esperienza, si consideri egli stesso un soggetto che produce sapere, e si convinca una volta per tutte che insegnare non è trasferire conoscenza, ma creare le possibilità per produrla o costruirla". Formare, in altri termini, è molto più che addestrare una persona, grande o piccola, giovane o adulta, nell'uso di alcune abilità. Insegnare esige comprendere che educare è una forma di intervento sul mondo; l'educazione non è mai stata, non è, né può essere neutrale, "indifferente". Su ciò si appunta questo volume le cui domande di fondo sono: Esiste un'etica della pratica educativa? E di quale bagaglio di conoscenze necessita un buon educatore?
All the work of Paulo Freire, one of the world's best known educationists, is crossed by the reflection on the necessary ethics that connotes the educational practice as educational practice: "the universal human ethics". In "pedagogy of autonomy", first published in 1996, reaffirming, in particular, that "one of the essential knowledge is that whoever is formed, from the beginning of his experience, consider himself a model that produces knowledge, and convince yourself once and for all that teaching is not transferring knowledge, but create the possibility to produce it or build it". Form, in other words, is much more than training a person, big or small, young or adult, in the use of some skill. Teaching requires understanding that to educate is a form of intervention in the world; education has never been, is not, nor can be neutral, "indifferent". What turns this volume whose basic questions are: is there an ethic of educational practice? And what knowledge needs a good educator?