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L'Aquila. Non si uccide così anche una città? - 9788884971906
di Frisch G. J. (cur.) edito da CLEAN, 2010
- Prezzo di Copertina: € 12.00
- € 10.20
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: L'Aquila. Non si uccide così anche una città?
- Autore: Frisch G. J. (cur.)
- Editore: CLEAN
- Data di Pubblicazione: 2010
- Genere: architettura
- Argomenti : L'Aquila Terremoti Pianificazione urbanistica
- Pagine: 80
- Curatore: Frisch G. J.
- Dimensioni mm: 210 x 140 x 7
- ISBN-10: 888497190X
- ISBN-13: 9788884971906
L'Aquila. Non si uccide così anche una città?: A cento anni dal terremoto di Reggio Calabria e Messina, il 6 aprile 2009 un evento distruttivo colpisce un capoluogo di regione. Sul destino dell'Aquila, il governo, già nelle prime ore dal disastro, prende una decisione che crea molte perplessità: non vi sarà il ricovero in abitazioni temporanee per i 50 mila rimasti senza un tetto. La parola d'ordine è dalla tenda alla casa; la soluzione scelta è il Progetto C.A.S.E.: abitazioni nuove per i cittadini dell'Aquila, distribuite in venti insediamenti intorno al capoluogo. Edifici semiprefabbricati, "durevoli", ecosostenibili, sismicamente isolati. Tutto il resto - il ripristino delle funzioni istituzionali e amministrative, il recupero del centro storico, la ricerca di un nuovo assetto urbanistico - è stato accantonato. La conseguenza è lo sconvolgimento dei complessi equilibri di una città e di una comunità condannate alla regressione. Alcuni esperti che animano uno dei comitati sorti per aprire un confronto con gli abitanti e gli amministratori locali hanno messo in fila tutti i dati disponibili, dimostrando come la soluzione adottata si rivela inefficace e straordinariamente onerosa. Ma soprattutto rende definitiva la perdita dei caratteri propri della città dell'Aquila.
A hundred years after the earthquake of Reggio Calabria and Messina, on April 6, 2009 a destructive event affects a regional capital. The fate of the Eagle, the Government, already in the first hours after the disaster, makes a decision that creates many concerns: there will be no admission to temporary housing for 50 thousand were left homeless. The motto is from the tent to the House; the solution chosen is the C.A.S.E. project: homes new to the citizens of Eagle, spread over twenty settlements around the capital. -Finished buildings, "durable", environmentally sustainable, seismically isolated. Everything else-the restoration of the institutional and administrative functions, the rehabilitation of the historic centre, the search for a new urban structure-has been shelved. As a result, the upset of the balance of a town and a community condemned to regression. Some experts that enliven one of the committees that arose to open a comparison with the inhabitants and local administrators were placed in a row all available data, showing how the solution proves ineffective and extremely costly. But most definitive character of loss makes the city of L'Aquila.
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