Paideuma. Lineamenti di una dottrina della civiltà e dell'anima - 9788857536897

Paideuma. Lineamenti di una dottrina della civiltà e dell'anima: Questo lavoro teorico, che utilizza come esempi alcuni dati desunti dalle ricerche sul campo dell'autore, ossia dalla sua esperienza viva, costituisce la sintesi della dottrina di Frobenius, grazie alla quale potè penetrare differenti culture africane, e viverle prima di delineare la loro essenza. Il paideuma è la capacità di apprendere da parte di un individuo come di un gruppo omogeneo, che vengono presi, determinati e caratterizzati da un insieme di valori in quanto linee direttive di una civiltà della quale essi sono prodotti e portatori. Esiste un paideuma infantile nel quale domina l'elemento istintivo-fantastico, che si sviluppa nell'età adulta nella forma ideale, per assopirsi, insterilirsi, meccanizzarsi nella fase finale, in quella che Spengler vede come trionfo dell'inorganico, della quantità, dei residui. Si tratta dunque di un ciclo vitale che, al di là della sua validità, soprattutto per quel che si riferisce al carattere terminale delle civiltà e nello specifico di quella occidentale, esprime con forza il senso di sé di un Occidente che osservava con giustificato timore i segni di una accelerazione dei tempi che lo rendeva irriconoscibile a se stesso.
This theoretical work, using as examples some data obtained from field studies of the author, that is, from his experience, is the synthesis of the doctrine of Frobenius, which could penetrate different African cultures, and experiencing them first to outline their essence. The paideuma is the ability to learn by an individual as a homogeneous group, which are taken, determined and characterized by a set of values as guidelines of a civilization of which they are made and destroyed. There is a childlike instinctive element which dominates the paideuma-awesome, that develops in adulthood in ideal shape, to doze off, insterilirsi, be mechanised in the final stage, Spengler sees as a triumph of inorganic, quantity, of residues. It is a cycle that, beyond its validity, particularly refers to the Terminal character of civilization and specifically the Western, strongly expresses the sense of self of a West that noted with justifiable fear signs of an acceleration of the times which made him unrecognizable to himself.