L'azione arbitrale - 9788869233104

L'azione arbitrale: Lo studio indaga la vexata quaestio dell'arbitrabilità dei diritti. Si osserva che, pur potendo ricondurre l'arbitrato al concetto di processo, esso si differenzia rispetto al giudizio statuale, poiché, nascendo dall'autonomia privata e non dalla legge, trova un limite insuperabile nella necessità di individuare il rapporto sostanziale oggetto della lite. Partendo da tale assunto viene tratteggiata la nozione di azione arbitrale "tipica". In seguito, è enucleata la nozione di azione arbitrale "vincolata": la salvaguardia delineata dalle norme sostanziali che disciplinano alcuni diritti si ripercuote sulle modalità di realizzazione del processo, che può essere validamente esperito solo qualora sia garantita l'attuazione di uno specifico "diritto processuale arbitrale". Nella seconda parte dello studio vengono analizzate le liti riconducibili all'azione arbitrale "vincolata" e, nella terza parte, le ipotesi di inammissibilità dell'azione arbitrale. L'analisi si conclude con una riflessione sul valore attuale dell'arbitrato amministrato nel corso della trattazione, come antidoto per superare i fittizi limiti relativi alla compromettibilità dei diritti.
The study investigates the vexed quaestio of the arbitrage of rights. It is noted that, although arbitration can be traced back to the concept of process, it differs from state judgment, since, born of private autonomy and not by law, it finds an insurmountable limit in the need to identify the relationship substantial subject of the quarrel. Starting from this assumption, the notion of "typical" arbitration action is outlined. The notion of "constrained" arbitration action is then enucleed. implementation of a specific "arbitration procedural law". In the second part of the study, the disputes related to the "constrained" arbitration action and, in the third part, the assumptions of ineligibility of the arbitration action are analyzed. The analysis concludes with a reflection on the present value of arbitration administered during the course of the negotiation, as an antidote to exceeding the fictitious limits related to the compromise of rights.