Un «Dio a parte». Che altro? Jacques Lacan e la teologia - 9788871053738

Un «Dio a parte». Che altro? Jacques Lacan e la teologia: Al di là del principio di piacere, oltre il principio di non contraddizione, la "veste del Logos" ricopre, con un linguaggio strutturato nell'inconscio, le forme di una verità che si traduce nel "mistero di un corpo parlante". Un dramma attraversa il disagio della civiltà, come quello del singolo e si manifesta nel reale come la psicoanalisi e la teologia non cessano di interrogare. Scegliere di percorrere le catene forgiate da Lacan e da von Balthasar, ha costituito il rischio di un difficile confronto, poco frequentato, tra l'uno e l'altro di questi due saperi. L proprietà trascendentali dell'essere e i registri dello psichico si incrociano su quella scena dove da un buco, che è un fuoco, viene interpellata l'esperienza dell'umano con una duplice domanda: quella che viene da dentro - "Che sono io?" - e quella che viene da fuori - "e voi chi dite che io sia?". L'Altro, termine con il quale Lacan cerca di decifrare gli enigmi nascosti nella struttura, si confronta con il "Tutt'Altro", categoria con la quale von Balthasar cerca di fare luce sul paradossale mistero di un'identificazione impossibile. L'originario della fede, che è un grembo vuoto, conosce le potenzialità della parola, come lo chiama Lacan, di "un Dio a parte" separato e nello stesso tempo ex esistente, così che lo si possa desiderare ed ascoltare. Non senza aver imparato a riconoscerlo, tra le ambivalenze del godimento, nell'atto generatore di un senso nuovo della corporeità e della relazione. In queste pagine si percorre, da un punto di vista storico, analitico e teologico quel sentiero che, aperto da Freud e
Beyond the pleasure principle, as well as the principle of non-contradiction, "robe of Logos" plays, with a structured language into the unconscious, a truth that translates into the "mystery of a speaking body." A drama crosses the discontents, like that of the individual and is manifested in actual like psychoanalysis and theology do not cease to question. Choose to follow the chains forged from Lacan and von Balthasar, was the risk of a difficult comparison, little frequented, between one and the other of these two forms of knowledge. L transcendental properties of being and the logs of the psychic intersect on that scene where from a hole, which is a focus, human experience is requested with a twofold question: what comes from within-"Who am I?"-and the one that comes from outside--"and who do you say that I am? " The other, a term which Lacan tries to decipher puzzles hidden in the tree, she confronts the "totally different" category in which von Balthasar seeks to shed some light on the paradoxical mystery of an identification impossible. The original of the faith, which is an empty womb, knows the power of the word, as Lacan calls it, "a God" separated and at the same time the former exists, just that you could ask for and listen to. Not without having learned to recognize him, among the ambivalences of enjoyment, a new sense of the physicality and Builder of the relationship. In these pages we follow, from a historical point of view, analytical and theology that trail that opened by Freud and