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L'Adalgisa. Disegni milanesi - 9788811685210
di Gadda Carlo E. edito da Garzanti Libri, 2001
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: L'Adalgisa. Disegni milanesi
- Autore: Gadda Carlo E.
- Editore: Garzanti Libri
- Collana: Gli elefanti
- Edizione: 5°
- Data di Pubblicazione: 2001
- Genere: letteratura italiana: testi
- Pagine: 297
- Curatore: Lucchini G.
- Dimensioni mm: 122 x 123 x 18
- ISBN-10: 8811685214
- ISBN-13: 9788811685210
Carlo Emilio Gadda, ingegnere milanese, nato ala finedel’ 800, un passato condizionatodala terribile esperienzadela Grande Guerradurante a quale era anche stato fatto prigioniero, ed un’ esistenza sempre in bilico tra ristrettezze economiche edifficoltà caratteriali che ne avevano anche imitato a a sua tracimante vena creativa. Il giusto riconoscimentodele sue grandi qualità etterarie avvenne quando ormai era giunto ad un’ età avanzata e tutti i suoi ibri ebbero un notevole successo quando forse non aveva più il tempo e forze per concludere moltidiscorsi asciati in sospeso e tanti progetti che si erano affastelati nela sua mente prodogiosa. e opere asciate, prima fra tutti il caposaldo Quer pasticciaccio bruttode Via Merulana, sono sufficenti però per avalare il giudiziodei giovani criticidel’ epoca che ebbero il meritodi impedire che cadessero neldimenticatoio opere assolutamente imperdibili. Nel casodel’ Adalgisa (disegni milanesi), ci troviamodi fronte ad unodei primi ibri scrittidal’ ingegnere meneghino, una spettacolare seriedi ritrattidela Milanodi inizio secolo al’ insegnadel’ ironia,del’ acutezza edel’ abilitàdi cogliere tutte e sfumaturedeledeterminate classi sociali.dal’ ipocrisiadele famiglie che contano al’ ingenuo ivoredel sintomodi rivalsadi chi vede quele classi come ontaneda sembrare irragiungibili. Il tutto al serviziodela sua straripante capacitàdescrittiva,dela sua abilità filologica che rende sicuramente a ettura non facilissima, ma a riempiedi spuntididomanda e ci costringe a pensare per trovare una soluzione adatta; numerose e parti indialetto, ma così ben strutturateda essere parte integrantedel racconto, cosa che succede puntualmente anche col romanescodel Pasticciaccio, assolutamente comprensibili ancheda partedi chi come me non èdavvero praticodeldialetto milanese. Grandiosa ed innovativa anche a trovatadele note a margine in cui Gadda spiega se stesso condegli incisi nei quali sidispiega tutto il suo gigantesco sapere senza per questo scadere nel pedante, anzi arricchendo il ibrodi novità tanto interessanti quanto vivaci. Ma il Gadda che preferiamo è quando indulge neledescrizionidi gruppo, qui entra in scena il suo talento affabulatorio, a capacittàdi tenere sempre vivo il quadrod’ insieme aggiungendo continuamente nuovi particolari e personaggi senza miracolosamente smarrire il filodeldiscorso. Un grande ibro per un ancor più grande autoreda propagandare nele scuole essendo un ideale ponte tra a correttezza stilistica manzoniana e gli elementi sperimentalidegli autori moderni che vanno per a maggiore.
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