Uomini condannati a sognare - 9788896551448

Uomini condannati a sognare: Il poeta non è uno con la testa tra le nuvole, ma un uomo o una donna che si misura con le nuvole nella testa. Accetta la sfida del pensiero e dei suoi turbamenti. Pensieri come visioni, frammenti di percorsi tentati e poi abbandonati, cogliendo gli aromi dell'estate e l'odore pungente della neve. Impronte sulla sabbia e nel fango, come a dire: io una volta ci sono stato/a, c'ero. Pochi segni, che lasciamo intorno, prima che il grande oblio, come un umido, impalpabile lenzuolo, ricopra i piccoli resti. Per questo abbiamo bisogno di guide, testimoni che hanno camminato sulla terra prima di noi: filosofi, pittori, scrittori, poeti, musicisti. I loro itinerari disegnano un universo geografico emotivo al quale non possiamo sottrarci, se siamo condannati a sognare. Anche gli uomini e le donne che accompagnano la nostra vita, per un istante o per lunghi tratti, sono compagni indiscreti del pensiero che diventa parola e la natura, gli animali, l'acqua, gli alberi, le foglie, le pietre. Un'infinità di attori che recitano sul palcoscenico dell'immaginario nutrendo le nostre visioni.
The poet is not one with his head in the clouds but a man or woman who is measured by the clouds in the head. Take the challenge of thought and its troubles. Thoughts like visions, fragments of paths and then abandoned, grasping the aromas of tempting summer and the pungent smell of snow. Footprints in the sand and mud, as if to say I once I was there, I was there. Few signs, which we leave around, before the great oblivion, like a wet, impalpable sheet, covers the small remainders. For this we need guides, witnesses who walked on earth before us: philosophers, painters, writers, poets and musicians. Their routes draw a geographical emotional universe which we cannot avoid if we are doomed to dream. Even men and women who accompany our life, for a moment or for an extended period, they are companions of thought that prying becomes Word and nature, animals, water, trees, leaves, stones. Countless actors who play on the stage of the imaginary feeding our visions. If you feel like it and you like it you can write and paint all this, if not, never mind, that's okay.