Quello che ho visto nello spazio. Psicologia e cosmo nell'esperienza del primo uomo a volare tra le stelle - 9788867181360

Quello che ho visto nello spazio. Psicologia e cosmo nell'esperienza del primo uomo a volare tra le stelle: L'universo è un luogo estremo per eccellenza. Un'incognita che iniziò a essere svelata soltanto a partire dal 12 aprile 1961, quando, a bordo della navicella Vostok, Yurij Gagarin avrebbe avuto la sorte di essere il primo uomo a volare nello spazio. Ma cosa sente un essere umano al cospetto di una dimensione percepita come infinita? Cosa ne è dei suoi valori, delle sue emozioni e del suo stesso legame con il mondo quando si trova immerso in un'atmosfera completamente estranea a tutto ciò che può chiamare "casa"? E come, in una simile situazione, vissuta in realtà soltanto da un numero minimo di persone, le percezioni possono essere alterate, le valutazioni distorte, i criteri di valutazione modificati per sempre? Dopo aver raccontato la sua vita di cosmonauta in "Non c'è nessun dio quassù", Jurij Gagarin ritorna nello spazio insieme allo psicologo Vladimir Lebedev, già responsabile del suo addestramento, per raccontare ciò che davvero ha visto e sentito nel corso del più celebre di tutti i viaggi interstellari e per spostare nel cuore dell'universo la frontiera di ciò che ancora oggi può essere considerato umano.
The universe is an extreme place par excellence. An unknown factor that began to unfold only starting from April 12, 1961, when Yuri Gagarin, aboard Vostok, would have had the fortune to be the first man to fly in space. But what feels a human being in the face of a perceived size as infinite? What has become of his values, his emotions and his own connection to the world when it is immersed in an atmosphere completely foreign to anything that can call home? And how, in such a situation, lived in reality only by a minimum number of people, perceptions can be altered, distorted assessments, evaluation criteria changed forever? After telling his life as a cosmonaut in "there's no God up here," Yuri Gagarin returned to space with the psychologist Vladimir Lebedev, former head of his training, to tell what he saw and heard during the most famous of all interstellar travel and to move into the heart of the universe the frontier of what still can be considered human.