«Questo nomade nomade mondo». LA «necessità del viaggio» tra Medioevo ed età modernatà moderna - 9788815146908

«Questo nomade nomade mondo». LA «necessità del viaggio» tra Medioevo ed età modernatà moderna: Dal naufragio di Galla Placidia, nel V secolo, ali avventura mediterranea dell'ebreo spagnolo Beniamino da Tudela in visita alle sue comunità nel XII secolo: dai pellegrini che trascinavano per l'Europa e oltre, fino a Gerusalemme, le catene di ferro simbolo della loro penitenza volontaria ai francescani sbarcati nelle Indie Occidentali per predicare il Vangelo nel Nuovo Mondo: e magari al "viaggio teatrale" del grande conquistatore tartaro del Tre-Quattrocento, Tamerlano, sui palcoscenici del nostro mondo. Voci diverse che in un'alta "concordia discors" proclamano la grande verità che, ai giorni nostri, testimoni d'eccezione come Bruce Chatwin e Tiziano Terzani hanno confermato. Vivere forse non è in fondo poi così necessario: ma viaggiare sì, sempre, comunque. E con qualunque mezzo: a piedi, a cavallo, in treno, in nave, in aereo. E soprattutto con la mente, con la memoria, con la fantasia.
From the wreck of Galla Placidia, in the 5th century, Mediterranean adventure wings of Spanish Jew Benjamin from Tudela visits to its community in the 12th century by the pilgrims who dragged for Europe and beyond, to Jerusalem, the iron chains a symbol of their penance to the Franciscans landed in the West Indies to preach the Gospel in the new world, and maybe the "theatrical journey" by the great conqueror Tartar of three to four hundred , Tamerlane, on the stages of our world. Different voices in a high "concordia discors" proclaim the great truth that, nowadays, witnesses such as Bruce Chatwin and Tiziano Terzani confirmed. Live is probably not at the bottom then so must: but travelling Yes, always, anyway. And by any means: on foot, on horseback, by train, by boat, by plane. And especially with the mind, with memory, with fantasy.