Luigi Cosenza. Articolazioni di una fabbrica continua - 9788884976581

Luigi Cosenza. Articolazioni di una fabbrica continua: Gli elementi di transizione che mutuano il passaggio dal manufatto architettonico all'ambiente urbano e al paesaggio rappresentano l'oggetto di interesse di questo saggio che, lungi dal voler tratteggiare un affresco esaustivo delle opere e della vita di Luigi Cosenza, focalizza l'attenzione su precisi nodi delle sue architetture. Chiaro declinatore in linea teorico/didattico degli spazi costitutivi, la sua classificazione riesce tutt'oggi a descrivere con efficacia la sequenza di spazialità che connota ogni singola architettura. Consapevole delle esigenze di carattere funzionale e tecnico di ogni tipologia di manufatto, egli non rinunciava a rendere ricco e complesso il passaggio tra il dentro e il fuori: le precise articolazioni tra spazi eterogenei rappresentano il tratto distintivo di una produzione che ha attraversato con profonda consapevolezza l'intero secolo scorso. La fabbrica, edificio introverso per eccellenza, fu da lui dotata di un nartece, diventando emblematica di un modo di intendere l'architettura, qualsiasi sia la funzione a cui è destinata: architettura come mettere in relazione. L'Olivetti di Pozzuoli, nonostante le alterazioni subite, riesce a comunicare ancora il senso di unitarietà fissato da Cosenza, proprio attraverso la precisazione del rapporto con il paesaggio. Nell'epoca contemporanea la diffusa pratica del riuso invita il progetto di intaccare la corteccia dei manufatti. Alle soglie, ai transiti, agli elementi di transizione, sono affidati costruttivamente la capacità di produrre forme relazionali dotate di senso, di reinventare paesaggi mancat
The transition elements that borrow from the architectural artifact to the urban environment and the landscape represent the object of interest of this essay that, far from wanting to hatch a complete fresco of the works and the life of Luigi Cosenza , focuses attention on precise knots of its architectures. A clear theoretical/didactic line declinator of the constituent spaces, its classification is still able to describe effectively the sequence of spatiality that connotes every single architecture. Aware of the functional and technical needs of every type of artefact, he did not renounce to make rich and complex the passage between the inside and the outside: the precise joints between heterogeneous spaces represent the distinctive trait of a Production that went through with profound awareness the entire last century. The factory, an introtroverted building par excellence, was endowed by him with a narthex, becoming emblematic of a way of understanding architecture, whatever the function to which it is destined: architecture how to relate. The Olivetti in Pozzuoli, despite the alterations suffered, can still communicate the sense of unitarity set by Cosenza, precisely through the clarification of the relationship with the landscape. In the contemporary era the widespread practice of reuse invites the project to affect the bark of artifacts. At the thresholds, transits, transition elements, are constructively entrusted with the ability to produce relational forms with sense, to reinvent mancat landscapes