Chi ha paura di Giovanni Paolo II? Il papa che ha cambiato la storia del mondo - 9788849859706

Chi ha paura di Giovanni Paolo II? Il papa che ha cambiato la storia del mondo: Chi ha paura di Giovanni Paolo II? E perché c'è ancora, fuori e soprattutto dentro la Chiesa, chi rifiuta l'eredità di questo Papa che ha cambiato la storia della Chiesa e del mondo? Trent'anni fa ci fu la caduta del Muro, una vicenda nella quale il Papa polacco - il primo Papa non italiano dopo quasi cinque secoli - ebbe un ruolo decisivo. E non solo. La sua azione, grazie anche ai numerosi viaggi, fu determinante per il ritorno di molti Paesi latino-americani alla democrazia, per ridare voce e dignità ai popoli del Sud. E spesso, nei momenti di crisi dell'umanità, con i grandi della terra pavidi e silenziosi, fu soltanto lui, Wojtyla, a parlare, a intervenire, a denunciare. Soltanto lui a testimoniare la speranza in un futuro che poteva essere diverso. "Tutto può cambiare", ripeteva. E allora, come si fa a dimenticare un Papa così? Chi ha paura del progetto geopolitico che questo Papa aveva disegnato per un mondo più giusto, più pacifico? E dove, naturalmente, non ci sarebbe stato posto per potenze dominanti, né per populismi e sovranismi? È stato il Papa che ha realizzato concretamente diversi documenti conciliari: la centralità del popolo di Dio, la libertà religiosa e i diritti umani, i rapporti con l'ebraismo e con l'islam. Il Papa che ha creato le Giornate mondiali della gioventù E allora, come si fa a dimenticare un Papa così? Chi ha paura di quel "modello" di Chiesa che Giovanni Paolo II aveva proposto? Questo libro vuole essere un invito a riscoprire l'eredità del pontificato di Wojtyla, ripercorrendone i tratti salienti. E a far sbocciare questa eredità in una ri
Who is afraid of John Paul II? And why is there still, outside and especially within the Church, who rejects the legacy of this Pope who has changed the history of the Church and the world? Thirty years ago there was the fall of the Wall, an affair in which the Polish Pope - the first non-Italian Pope in almost five centuries - played a decisive role. And not only that. His action, thanks in part to numerous trips, was instrumental in the return of many Latin American countries to democracy, to restore voice and dignity to the peoples of the South. And often, in the moments of crisis of humanity, with the greats of the earth fearful and silent, it was only he, Wojtyla, who spoke, intervened, denounced. Only he testified to hope in a future that could have been different. "Everything can change," he said. So how do you forget a Pope like that? Who is afraid of the geopolitical project that this Pope had designed for a more just, more peaceful world? And where, of course, there would be no place for dominant powers, nor for populism and sovereignism? It was the Pope who concretely produced several conciliatory documents: the centrality of God's people, religious freedom and human rights, relations with Judaism and Islam. The Pope who created the World Youth Days So how do you forget a Pope like that? Who is afraid of that "model" of the Church that John Paul II had proposed? This book is intended to be an invitation to rediscover the legacy of Wojtyla's pontificate, retracing its salient features. And to make this legacy blossom into a re