Attore... ma di lavoro cosa fai? Occupazione, diritti, welfare nello spettacolo dal vivo - 9788891779083

Attore... ma di lavoro cosa fai? Occupazione, diritti, welfare nello spettacolo dal vivo: L'occupazione nei settori culturali e creativi in Europa, incluso settore delle performing arts, è cresciuta negli anni della crisi, mentre calava nel resto dell'economia. A uno sguardo più ravvicinato e attento, emergono tuttavia le difficoltà del settore, accentuate dalla crisi economica, dalla contrazione dei consumi e dalla riduzione del sostegno pubblico. La precarietà è sempre più diffusa, l'accesso alla professione è tortuoso, manca la consapevolezza dei propri diritti e dunque la possibilità di difenderli. Queste difficoltà si inseriscono in una trasformazione più profonda e generale dell'idea stessa del lavoro e, in particolare, del lavoro intellettuale. Per certi aspetti le peculiarità che caratterizzano da secoli il settore anticipano questa mutazione, per altri la amplificano. "Attore... ma di lavoro cosa fai?" va al cuore di queste contraddizioni a partire da una panoramica del mercato del lavoro, con particolare attenzione alla performance e alle arti partecipative, oltre che da una attenta analisi dei contratti nazionali siglati di recente. Affrontando questi temi si evidenziano le specificità delle imprese culturali e del terzo settore, dalla compagnia tradizionale alle diverse forme di autoimprenditorialità. Emergono le lacune della politica e la necessità di nuove modalità di formazione e accompagnamento al lavoro e di una profonda riforma del welfare del settore, anche sulla base del confronto con il contesto europeo. Il nuovo Codice dello Spettacolo potrebbe essere l'occasione per dare al lavoro nello spettacolo la centralità e la dignità che merita.
Employment in the cultural and creative sectors in Europe, including the field of performing arts, has grown over the years of the crisis, while coming down in the rest of the economy. At a closer look and attentive, however the difficulties of the sector, exacerbated by the economic crisis, falling consumption and reduced public support. Precariousness is increasingly widespread, access to the profession is tortuous, lacks the awareness of their rights and therefore the ability to defend them. These difficulties are part of a deeper and more general transformation of the very idea of work and, in particular, of intellectual work. In some respects the peculiarities regarding for centuries the sector anticipate this mutation, for others the amplify. "Actor ... but working what do you do? "goes to the heart of these contradictions from an overview of the labour market, with particular attention to performance and participatory arts, as well as a thorough analysis of national contracts signed recently. Addressing these issues will highlight the specificity of cultural businesses and the third sector, the traditional company at different forms of entrepreneurship. Emerging policy gaps and the need for new ways of formation and accompaniment at work and a thorough reform of the welfare sector, including on the basis of comparison with the European context. The new code of the show could be an opportunity to give to the work in the show the centrality and dignity it deserves.