Scavare il tempo. Ediz. illustrata - 9788890308284

Scavare il tempo. Ediz. illustrata: "All'inizio c'è lo spazio dei luoghi: l'Appennino reggiano e i suoi monti e valichi, spesso avvolti dalla fuga delle nuvole. I laghi che sembrano rocce e le rocce che scivolano sopra l'acqua, dentro i sentieri nel bosco, dove appaiono case all'improvviso. Case che non sono più case e quando lo erano hanno accolto le ombre della Storia, nei volti anonimi che ancora oggi ne solcano i muri, come fantasmi. L'occhio si spinge lungo i versanti del crinale e scende fino a valle, tra gli alberi più docili delle colline e fin quasi all'argine del fiume Po, in qualche antico casolare della Bassa pianura, con le finestre sempre chiuse. Poi c'è il tempo delle storie: come la storia di tre piante di noce che scavano nella memoria di un bambino che le guarda e ne scolpisce il destino in un gesto silenzioso. Come quella di chi sogna l'amore eterno e invece si trova a bere il latte in un giorno di nebbia, mentre vicino stanno arrivando i tedeschi. Quelle ancora di un pescatore muto che gioca con il filo e fa suonare le pietre, di un lento bicchiere di barbera che solleva i ricordi, di un tema scritto per il primo amore quando si aveva 18 anni e si poteva parlare del vuoto e avere la sensazione che tutto, anche il bianco, potesse avere un senso. "Scavare il tempo" è questa doppia esplorazione tra le pieghe delle cose, piccole e grandi, leggere e pesanti. Cose che non sono cose direbbe qualcuno. Cose che, come fantasmi, segnano la vita di ciascuno."
"At first there is the space of places: the reggiano Apennines and its mountains and Ghats, often surrounded by the escape of the clouds. The lakes that look like rocks and rocks that glide over the water, inside the trails in the Woods, where they appear suddenly houses. Homes that are no longer houses and when were they welcomed the shadows of history, in anonymous faces that still crisscross the walls, like ghosts. The eye goes along the slopes of the ridge and down into the Valley, among the most docile of the hills and trees almost to the banks of the river Po, in some ancient farmhouse in the lowlands, with the Windows closed. Then there is the time of the stories: how the story of three plants of Walnut that dig into the memory of a child who sees them and carves the fate in a silent gesture. As to those who dream of eternal love and instead is drinking the milk in a foggy day, while the Germans are coming close. Those still a silent fisherman playing with thread message and makes the stones, a slow glass of barbera, which raises the memories, a theme written for the first love when you had 18 years and you could talk about emptiness and feel that everything, even the white, could make sense. "Dig" is this double scan in the folds of things, small and large, and heavy armor. Things that aren't things would say. Things like ghosts, mark the life of each. "