Manuale di tessitura del cambiamento. Un approccio connessionista alla psicoterapia - 9788898991082

Manuale di tessitura del cambiamento. Un approccio connessionista alla psicoterapia: "L'idea di scrivere questo libro è nata lentamente e cresciuta inesorabilmente come quei piccoli agglomerati umani, che all'inizio si organizzano nelle periferie intorno a un bar o a una piccola chiesa, poi via via attirano nuove case, nuovi esercizi. Ad un certo punto ci si accorge che è diventato un paese o un quartiere vero e proprio. E lì bisogna cominciare a fare ordine, a mettere i nomi alle strade e i cartelli per disciplinare il traffico. Si deve lavorare su due fronti: un conto è organizzare una città o un quartiere per chi ci abita e un conto è organizzarlo pensando a chi verrà solo in visita o da pendolare e a come collegarla con gli altri agglomerati urbani. Naturalmente le due cose si intrecciano e si modificano a vicenda. Così, mano a mano che aumentava la mia competenza e consapevolezza a districarmi nel lavoro clinico, mi diventava sempre più chiaro cosa restava critico e confuso nel lavoro di formazione e supervisione ai colleghi. Sapere una cosa non significa anche saperla fare, e saper fare una cosa non significa anche saperla trasmettere. Questo libro è dunque prima di tutto un'assunzione di responsabilità del mio fare come terapeuta e come formatrice. È un resoconto, certamente parziale, di ciò che ho imparato a trasmettere". (Dall'Introduzione dell'autrice)
"The idea of writing this book was created slowly and inexorably grew as those little human agglomerations, that at the beginning we organize in the suburbs around a bar or in a small church, then gradually draw new homes, new exercises. At some point you realize that became a country or area itself. And there you must begin making order, to put names to roads and road signs to regulate traffic. You have to work on two fronts: it is one thing to organize a city or neighborhood to who lives there and it is one thing to organize thinking about who will be just visiting or by commuter and how connecting with other urban areas. Of course the two are intertwined and affect each other. So, gradually increasing my skills and knowledge to deal with in clinical work, I became more and more clear what remained critical and confused in job training and supervision to colleagues. Know something doesn't mean even know how to do, and knowing how to do something also means not knowing how to convey. This book is thus first and foremost a responsibility of my doing as a therapist and instructor. And accounting, certainly in part, of what I've learned to convey ". (From the author)