Barefoot & Prada. Architects and planners, the urban poor and the millennium city. Ediz. illustrata - 9788860490537

Barefoot & Prada. Architects and planners, the urban poor and the millennium city. Ediz. illustrata: Come si può consentire ad aspiranti architetti ed urbanisti a piedi scalzi in ogni paese del mondo di lavorare con i poveri urbani, svolgere questa missione con orgoglio, e coinvolgere gli altri membri della loro professione, ivi inclusi i suoi rappresentanti più celebrati? Questo libro si occupa della sfida lanciata ai progettisti dell'architettura e della città dal Progetto ONU del Millennio "Una casa nella città" di rispondere al fenomeno dell'"urbanizzazione della povertà", guadagnare il rispetto e la fiducia dei più poveri tra i poveri in contesti urbani, contribuire alla realizzazione degli Obiettivi del Millennio per lo Sviluppo delle Nazioni Unite, e impegnarsi in un dialogo con comunità povere e abitanti degli slum in lotta per il loro "diritto alla città" attraverso approcci partecipativi alla progettazione e alla pianificazione urbana. Varie esperienze significative, successi e ostacoli vengono descritti assieme a prospettive strategiche, a partire dalla sperimentazione triennale di Global Studio con studenti universitari, neolaureati, docenti e comunità povere a Istanbul, Vancouver e Johannesburg.
How you can help aspiring architects and urban planners in stockinged feet in every country in the world to work with the urban poor, carry out this mission with pride, and involve other members of their profession, including his most celebrated representatives? This book deals with the challenge to designers of architecture and cities from the UN Millennium Project "a house in the city" to respond to the phenomenon of "urbanization of poverty", earning the respect and trust of the poorest of the poor in urban areas, contribute to the achievement of the Millennium development goals of the United Nations, and engage in a dialogue with poor communities and slum dwellers in struggle for their "right to the city" through approaches participatory urban planning and design. Several significant experiences, successes and obstacles are discussed along with strategic perspectives, starting with the three-year Global Studio experimentation with students, graduates, teachers and poor communities in Istanbul, Vancouver and Johannesburg.