La gioia della partita. Scritti (1950-1977) - 9788845931079

La gioia della partita. Scritti (1950-1977): Per oltre mezzo secolo, la scrittura di Cesare Garboli ha suscitato gioia ed energia - non solo intellettuale - nei suoi lettori. Che parli di cinema o di letteratura, che affronti la pittura o il teatro, ogni suo incontro (con Francis Bacon o Mario Soldati, con Chaplin o Goya, con Gianni Brera o Walter Benjamin, o magari con l'ufficiale delle SS Herbert Kappler) produce l'impatto memorabile di una rivelazione. Ma il dono del supremo esecutore di testi, "portato a vedere le cose piuttosto come un problema da risolvere che come un tema da svolgere", l'ammaliante intelligenza comunicativa coabitarono in Garboli con una cruda severità verso i propri scritti: pochi e come a contraggenio ne raccolse, centinaia ne lasciò dispersi. Il giovane filologo che nel 1954, non ancora laureato, curava un'edizione di tutto Dante in versi, e al quale dobbiamo la promozione di Pascoli e Molière a nostri contemporanei, è autore di un'opera che ha dissimulato sé medesima nel segno di un apparente e talvolta compiaciuto spreco. È tempo, dunque, di rendere disponibile per tutti il luminoso rigore del lavoro svolto da questo scrittore antagonista sempre, anche del proprio talento.
For over half a century, writing Cesare Garboli elicited joy and energy-not just intellectual-in his readers. Speaking of cinema or literature, addressing the painting or theater, each his meeting (with Francis Bacon or Mario Soldati, with Chaplin or Goya, with Gianni Brera or Walter Benjamin, or perhaps with the SS officer Herbert Kappler) produces the memorable impact of a revelation. But the gift of the Supreme interpreter of texts, "brought to see things more as a problem to be solved and as a theme to play", the haunting communicative intelligence coabitarono in Gachie with a grim severity towards its written: few and how to contraggenio it gathered, hundreds left unaccounted for. The young philologist who in 1954, undergrad, supervised an edition of tutto Dante in verse, and who is responsible for the promotion of pastures and Moliere to our contemporaries, is the author of a work which has disguised herself as a sign of an apparent and sometimes smug waste. It is time, therefore, to make available to all the bright rigour of the work done by this writer always antagonist, even of his own talent.