La città sfinge. Rilettura in tre atti della novella di Nastagio - 9788875675851

La città sfinge. Rilettura in tre atti della novella di Nastagio: "Alla fine dell'immensa pianura, sull'orlo della terra... Una Roma in ritardo, una Venezia troppo in anticipo." "La pazzia gli ha donato l'autorità, quando si parla di lui le bocche ammutoliscono, i visi sbiancano. Incute rispetto. E tanto meglio se lo incutesse anche al popolo. Il popolo non è solo capace dicredere alle favole, di lavorare e di far figli: è anche capace di usare i bastoni." "Si può vivere benissimo senza terra. È solo da morti che ne abbiamo bisogno. Allora ce ne sarà abbastanza per tutti noi." "Non sono loro i veri padroni. Lo credi anche tu, lo so. I Da Polenta sono sangue brullo, privo di radici. Non sanno governare, non lo meritano."
"At the end of the immense plain, on the edge of the Earth ... A delayed Rome, Venice too early. " "The madness gave him the authority, when it comes to he mouths fall silent, their faces turn white. Commands respect. And all the better if you didn't know him even to the people. The people is not only capable dicredere fairy tales, to work and to have children, it is also capable of using the sticks. " "You can live perfectly well without land. And only from the dead that we need it. Then there will be enough for all of us. " "They are the true masters. So do you, I know. I Da Polenta are barren, devoid of blood roots. Don't know how to govern, they do not deserve it. "