L'arte perduta di scrivere le lettere. Il fascino della posta nell'era di Internet - 9788850239979

L'arte perduta di scrivere le lettere. Il fascino della posta nell'era di Internet: Perché le lettere continuano a suscitare tanto fascino pur nell'epoca del trionfo di Internet e della posta elettronica? Leggerle per ricostruire i retroscena della vita di un grande personaggio storico o di uno scrittore è una forma di voyeurismo intellettuale o un modo per coglierne la vita personale e interiore pur senza violarne l'intimità? Per millenni le lettere hanno plasmato la storia e l'esistenza degli individui: la digitalizzazione della comunicazione e l'avvento delle e-mail hanno cancellato la vitalità e l'autenticità di un semplice foglio infilato in una busta affrancata. Simon Garfield non intende certo lanciarsi in una crociata contro il progresso informatico; piuttosto, vuole riaffermare "il romanticismo della posta", in epoche in cui gli scambi epistolari fornivano "il tramite silenzioso di ciò che era importante e accessorio", "descrivevano le gioie e le sofferenze più intense dell'amore". L'autore prefigura un mondo senza lettere e francobolli, e al tempo stesso celebra un aspetto centrale del nostro passato, una modalità di scambio basata sulla riflessione e il rispetto. Storia, aneddotica e curiosità si intrecciano in un racconto venato di erudizione e ironia, dalle tavolette anonime della Britannia romana fino ai nostri giorni: i capolavori di Cicerone e Seneca, le passioni che infuocavano Anna Bolena e Napoleone, l'anonima vita quotidiana di Jane Austen, l'incontenibile esuberanza epistolare di Madame de Sévigné.
Because the letters continue to arouse so much charm even in the age of the triumph of Internet and e-mail? Read them to reconstruct the background of the life of a great historical figure or a writer is a form of voyeurism intellectual or a way to grasp the inner and personal life without intruding on privacy? For millennia the letters have shaped the history and existence of individuals: the digitization of communications and the advent of emails were deleted the vitality and authenticity of a simple sheet tucked in a stamped envelope. Simon Garfield does not intend certain launch into a crusade against progress; rather, he wants to reassert "Romance", in eras in which the exchange of letters provided "through quiet about what was important and accessory", "describing the joys and sorrows of love" more intense. The author prefigures a world without letters and stamps, and at the same time celebrates a central aspect of our past, a mode of Exchange based on the reflection and respect. History, anecdotal and curiosity are intertwined in a tale tinged with erudition and irony, by anonymous tablets of Roman Britain to the present day: the works of Cicero and Seneca, the passions that Anne Boleyn and Napoleon were on fire, the anonymous life of Jane Austen, the irrepressible exuberance of letters of Madame de S??vign??.