Lettera ai Galati. La nuova creazione - 9788810719039

Lettera ai Galati. La nuova creazione: La Lettera ai Galati è sicuramente la più "passionale" tra le epistole paoline. Contro alcuni predicatori, che non ritenevano sufficiente il battesimo per essere salvati, ma sostenevano che ad esso dovesse accompagnarsi necessariamente l'osservanza dei precetti della Legge di Mosè, Paolo si scaglia con violenza: sottolineando l'importanza di essere creature nuove in Cristo, egli ribadisce che solo in Lui ci è data la salvezza, perché Dio salva l'uomo attraverso il Figlio, senza bisogno di altro. Il volume prosegue la serie di "letture semplici" delle Lettere di san Paolo. È strutturato in due parti: la prima offre il testo, nella versione italiana della CEI e nella versione greca originale; la seconda è dedicata al commento. L'intento dell'autore, che ha già sperimentato tali "letture" con gruppi di laici, è quello di far accostare al pensiero di Paolo le persone che possiedono un bagaglio culturale abbastanza ricco - ad esempio le nozioni di lingua greca apprese negli anni del liceo o la preparazione conseguita presso le scuole diocesane di teologia per laici - ma al tempo stesso non affrontano un commento propriamente "scientifico" al testo paolino.
The letter to the Galatians is certainly the most "passionate" among the Pauline Epistles. Against some preachers, who did not consider enough the baptism to be saved, but argued that it should necessarily be accompanied by the observance of the precepts of the law of Moses, Paul lashes out violently: stressing the importance of being new creatures in Christ, he reiterates that only in him we are given salvation because God saves man through his son, without any other. The volume continues the series of "simple reading" of the letters of Saint Paul. And structured in two parts: the first provides the text, in the Italian version of the CEI and the original Greek version; the second is dedicated to comment. The intent of the author, who has already experienced such "reads" with groups of lay people, is to pull at the thought of Paul people who possess a cultural rich enough-for example the concepts of Greek language learned in high school or preparation at Diocesan schools of Theology for lay people-but at the same time do not address a comment strictly "scientific" at Pauline text.