La vita attiva e la fecondità della contemplazione. Commento al Primo libro di Samuele attribuito a Gregorio Magno - 9788892217645

La vita attiva e la fecondità della contemplazione. Commento al Primo libro di Samuele attribuito a Gregorio Magno: L'autore, abate di Cava dei Tirreni, fonda il suo approccio alla Scrittura distinguendo tra Libro e Parola, tra Scrittura e Verbo. Anche i lettori: alcuni si fermano al Libro, altri raggiungono la Parola; i primi ricercano la scienza del Libro, i secondi la pienezza del Verbo che si raggiunge attivando l'amore. Ne nasce il monito a non accogliere la lettera biblica, intendendola unicamente secondo la scienza. Quanti «ricercano le Scritture ma non le amano e osano parlarne riferendosi all'esterno di esse, senza gustarne interiormente il sapore», vanno riconosciuti come reprobi. Da qui non soltanto l'elogio, ma la raccomandazione pressante a riconoscere come fedeli fruitori del Verbo soltanto coloro che, comunicando la Parola ai fedeli, «l'ascoltano e se ne saziano». Ogni fedele, grazie alla frequentazione della Parola, viene inondato dalla meravigliosa dolcezza dell'amore che porta alla conoscenza più profonda dei segreti nascosti nelle Scritture ispirate. Punto di arrivo di questa mistagogia è il dono della contemplazione, che sfocia nella predicazione intesa come vero e proprio parto della Parola. Fino a poco tempo fa attribuita a Gregorio Magno per l'acutezza della riflessione teologica e la passione dello slancio mistico, quest'opera è un vero monumento dell'esegesi medievale e una straordinaria guida per il credente in cammino verso la contemplazione.
The author, abbot of Cava dei Tirreni, founded his approach to writing by distinguishing between book and Word, between Scripture and verb. Even readers: some stop at the book, others reach the word; The first ones seek the science of the book, the seconds the fullness of the verb that is attained by activating love. The warning is born not to accept the biblical letter, intending it only according to science. Those who "seek the Scriptures but do not love them and dare to talk about it referring to the outside of them, without enjoying the flavour inside", must be recognized as reprobate. From here not only the praise, but the pressing recommendation to recognize as faithful users of the verb only those who, communicating the word to the faithful, "listen to it and become satiating." Every believer, thanks to the frequentation of the word, is flooded with the wonderful sweetness of love that leads to deeper knowledge of the secrets hidden in the inspired scriptures. The point of arrival of this mystagogy is the gift of contemplation, which leads to the preaching understood as a real birth of the word. Until recently attributed to Gregory the great for the acuteness of theological reflection and the passion of mystical momentum, this work is a true monument of medieval exegity and an extraordinary guide for the believer on his way to contemplation.