Francesca Comencini. La poesia del reale - 978888012582

Francesca Comencini. La poesia del reale: Il cinema di Francesca Comencini risente di una doppia formazione: la prima ha le sue origini nel neorealismo italiano, dal quale ha tratto uno spiccato senso etico nelle scelte dei temi, nel modo di girare e nell'interesse per la realtà documentaria; la seconda deriva dalla cultura francese. La sua decisione di trasferirsi a vent'anni in Francia ha contribuito infatti a un allargamento dei suoi orizzonti e delle sue esperienze professionali che si estendono alla letteratura e al teatro. Caratteristica peculiare del cinema della Comencini, ampiamente analizzata nel testo, è la capacità di immergersi nella realtà, di trasfigurarla, di coglierne la verità e la poesia. Il libro analizza i suoi film evidenziandone la rilevanza politica e documentaria (Carlo Giuliani, ragazzo; Mi piace lavorare. Mobbing, Dopo la guerra; A casa nostra; In fabbrica; Le donne di San Gregorio); l'ispirazione letteraria o culturale (Elsa Morante; Shakespeare a Palermo; Le parole di mio padre) e la forte tensione interiore (Pianoforte; La Lumière du laq Annabelle partagée; Lo spazio bianco). Il libro comprende una conversazione con la regista, una con Margherita Buy (sull'interpretazione), una con Paola Comencini (sulla scenografia) e una con Luca Bigazzi (sulla fotografia).
Francesca Comencini's cinema suffers from a double formation: the first has its origins in Italian neorealism, from which she drew a strong ethical sense in the choices of themes, in the way of shooting and in the interest in documentary reality; the second comes from French culture. His decision to move to France at the age of twenty contributed to a broadening of his horizons and professional experiences that extend to literature and theater. A peculiar feature of Comencini's cinema, extensively analyzed in the text, is the ability to immerse oneself in reality, to transfigure it, to grasp its truth and poetry. The book analyzes his films highlighting their political and documentary relevance (Carlo Giuliani, boy; I like to work. Mobbing, After the War; At our home; In the factory; The women of St. Gregory); literary or cultural inspiration (Elsa Morante; Shakespeare in Palermo; The words of my father) and the strong inner tension (Piano; La Lumière du laq Annabelle partagée; The white space). The book includes a conversation with the director, one with Margherita Buy (on the interpretation), one with Paola Comencini (on the scenography) and one with Luca Bigazzi (on the photography).