Il gatto in poltrona. La televisione italiana e la penna di un poeta - 9788889416938

Il gatto in poltrona. La televisione italiana e la penna di un poeta: Tra il settembre 1964 e il dicembre 1965, Alfonso Gatto firma una rubrica di critica televisiva sulle pagine della "Fiera letteraria", ironicamente intitolata "Il gatto in poltrona". Il poeta salernitano per 15 mesi diventa così osservatore dei programmi proposti dalla Rai, e li commenta con l'attenzione dell'intellettuale affascinato dalle potenzialità del nuovo mezzo, ma preoccupato per la banalizzazione della cultura e della comunicazione che già allora si nascondeva tra i lustrini delle trasmissioni. Nelle pagine di questa rubrica scorrono i nomi dei protagonisti televisivi negli anni Sessanta: dagli spettacoli di varietà che avevano per protagonisti Marisa Del Frate o le gemelle Kessler, Enrico Viarisio o Corrado, o l'immancabile Mike Bongiorno, alle trasmissioni più decisamente culturali. Quanto al giornalismo, Gatto mostra la sua spiccata predilezione per TV7, format talmente azzeccato da essere ripreso in anni più tardi dalla tv e tuttora ben vitale. Così come La domenica sportiva. E poi il cinema, il teatro, e ogni occasione di cultura proposto dal video. Gatto osserva, si diverte, si annoia, a volte si indigna. L'autore commenta dal punto di vista dell'uomo di lettere, e spesso la sua penna prende solo spunto da un programma andato in onda nella settimana, per stilare pezzi di costume, di arte, di attualità. Postfazione di Aldo Grasso.
From September 1964 until December 1965, Alfonso Gatto signing an address book of television criticism in the pages of "Fiera letteraria", ironically titled "the cat in the armchair". The poet of Salerno for 15 months thus becomes an observer of the programmes proposed by Rai, and discuss with the attention of the intellectual fascinated by the potential of the new medium, but worried about the trivialization of culture and communication which even then lurked among the spangles. In the pages of this section, scroll through the names of the protagonists from the 1960s television variety shows they had for starring Marisa Del Frate or vanilli, Enrico Viarisio or Corrado, or the inevitable Mike Bongiorno, cultural transmissions more decisively. As a journalist, cat shows his distinct preference for TV7, format so guessed to be resumed in later years from tv and still well alive. As well as domenica sportiva. And then the cinema, the theatre, and every occasion of culture proposed by the video. Cat observes, has fun, gets bored, sometimes is outraged. The author says from the point of view of the man of letters, and often his pen just takes its cue from a program aired in the week, to draw up pieces of costume, art, current events. Afterword by Aldo Grasso.