Fuori dal tempo - 9788899374334

Fuori dal tempo: Il poeta scrive nell'eterna lotta tra la bellezza disarmante della parola e la sua altrettanto disarmante inutilità. È il silenzio il suo più fedele compagno di viaggio. E del primato del silenzio è consapevole il poeta. Sa bene che poesia altro non è che un omaggio del silenzio alla parola. Ma qual è il momento, l'ora della poesia? Qual è il suo tempo? Forse quello della notte, amplificatore naturale di ogni sentire: "ciò che non odo di giorno di notte è tutto un rumore stanco". O quello dell'attesa, di quell'attimo in cui "il nulla d'improvviso trabocca". Oppure quello della lotta, "del garbuglio", nel mezzo del quale la parola viene tradita: "corro e finisco per somigliare alle cose, alle persone, alle automobili". Eppure, più di ogni cosa, la poesia, figlia di quel silenzio, di quel vuoto, "dell'inutile affanno di ciò che non diviene", è la "ballerina lieve", il "fuscello innervato nella tempesta", colei che ti tende la mano per portarti via, fuori dal tempo in cui ha preso la forma.
The poet writes in the eternal struggle between the disarming beauty of the word and its equally disarming inutility. Is silence his most faithful travelling companion. The poet is aware of the primacy of silence. He Knows that poetry is nothing but a tribute of silence to the word. But What is the time, the time of poetry? What's your time? Perhaps that of the night, natural amplifier of every feeling: "What I do not hear from day to night is all a weary noise." Or that of waiting, of that moment when "nothing suddenly overflows". Or that of the struggle, "Del Garbuglio", in the middle of which the word is betrayed: "I run and end up resembling things, people, cars". Yet, more than anything, poetry, the daughter of that silence, of that emptiness, "of the useless worry of what does not become", is the "Light Dancer", the "little Twig innervated in the Storm", the one who tends your hand to take you away, out of the time when he took the form.