La colorata lentezza delle galassie. Vita di uno scienziato irriverente - 9788831796019

La colorata lentezza delle galassie. Vita di uno scienziato irriverente: La parola galassia ha assunto il significato che oggi le attribuiamo solamente da cent'anni e per tutto questo tempo l'astronomia extragalattica è stata una tra le discipline più in ebollizione dell'intero panorama scientifico. Giuseppe Gavazzi, astrofisico, negli ultimi trent'anni protagonista della ricerca, ce ne racconta i passaggi cruciali dagli albori, quando le galassie presero vita autonoma dalle "nebulose" diventando "fari" che potevano illuminare l'intero universo rivelandone la geometria, a quando improvvisamente le loro stelle non rappresentarono più che la punta dell'iceberg di una molto più vasta e ignota forma di materia "oscura". Il progresso della conoscenza è avvenuto per merito di grandi astronomi quali Edwin Hubble e Allan Sandage, ma dall'inizio del terzo millennio la disciplina si è trasformata in Big Science, diventando appannaggio di squadre di anonimi ricercatori d'assalto con una pericolosa concentrazione in pochi influenti team che hanno monopolizzato la ricerca, trasformandola in un'impresa industriale. Questo volume sottolinea come invece la scienza, come ogni altra forma di conoscenza, cresca esposta a un clima culturale più vasto di quello che gli addetti ai lavori vogliono far intendere, nutrendosi delle esperienze umane nella loro varietà.
The word Galaxy has come to mean that today we attach just one hundred years and all this time the extragalactic astronomy was one of the most disciplines in boiling of the entire scientific landscape. Giuseppe Gavazzi, astrophysicist, protagonist in the last thirty years of research, tells the crucial stages beginning, when galaxies took independent living by "nebulae" becoming "beacons" that could illuminate the universe revealing the geometry, when suddenly their stars do not represent more than the tip of the iceberg of a much more extensive and unknown form of matter "obscure". The advancement of knowledge occurred because of great astronomers as Edwin Hubble and Allan Sandage, but from the beginning of the third millennium the discipline became Big Science, becoming the preserve of anonymous researchers assault teams with a dangerous concentration in a few influential team who have monopolized the research, turning it into an industrial enterprise. This book emphasizes how science, like any other form of knowledge, grow up exposed to a broader cultural climate than what the insiders would have intimated, feeding of human experiences in their variety.