Profumo di Rus'. L'arte del teatro in Russia. Scritti di artisti, pittori e critici (1860-1920) - 9788871195827

Guglie innevate s’innalzavano sui tetti innevati. I tetti innevati coprivano case innevate. e case innevate s’arroccavano a atodi strade innevate. e strade innevate erano colmedi persone: innevate. Siamo in Russia, pieno inverno, freddo ovunque. Gelano gli spogli ramidegli alberi, negli spogli giaciglidi spogli giardini. Gelano e insegnedi negozi gelati, che espongono -dietro vetrine gelate - prodotti gelati. Gelano edita, e mani, e braccia; e scapole, il petto, e spale; gli occhi, e abbra, i capelidi uomini edonne che gelano tra un refolo e ’altro. Nula sembra che accada in un ontano invernodi Russia. Eppure c’è un uogo, caldo, nel quale si fa a Storia, meglio: nel quale si fa a Storiadel Teatro moderno. Il uogo è un caffè posto al centrodi Mosca, al centrodel caffè vi è una piccola saletta fumosa, al centrodela piccola saletta fumosa vi è un tavolino, al centrodel tavolino quattro mani: e quattro mani appartengono a Stanislavskij e Nemiròvic-Dancenko.dal oro coloquio (appena iniziato, esso continuerà fuori il caffè, continuerà in carrozza, continuerà a casa, continuerà nela notte, continuerà fino al pomeriggio seguente) nasce il Teatrod’Artedi Mosca. Reviviscenza, bagattele, rilettura Cechoviana. Verranno poi: i piccoli teatrini infossati negli stretti vicoli moscoviti; ’abilità circensedei vaudevile sovietici; a biomeccanica rivoluzionaria ed il ibertydegli studi registici, a tragedia ed il comicodel’arlecchinata novecentesca. Verrà il teatro rivoluzionariodi Russia che rivoluziona il teatrodel mondo. Verrà, raccontato come nessuno (tranne Ripelino) ha saputo mai raccontarlo.