Il canto del djali. Voce del saggio, parole di un cantore - 9788832152029

Il canto del djali. Voce del saggio, parole di un cantore: "Come sguardi neri viventi che rischiarano i cieli". La Parola nella poesia di Cheikh Tidiane Gaye. La Parola costituisce uno dei concetti qui onnipresenti e fra i più complessi e fecondi della filosofia africana. Accedere al suo senso più profondo equivale a crescere nella saggezza e a penetrarne, con l'iniziazione della vita, il mistero. La Parola è, infatti, sì il sapere trasmesso con la voce, le epopee viventi del passato ancestrale, rese sempre attuali attraverso le capacità oratorie dei griots, ma è anche un'idea di unione sacrale, di suggello fra i vivi e i morti, fra il passato e il futuro, fra il qui e l'altrove, fra gli anziani e i nuovi nati: è il soffio, che lega, unisce, tiene insieme l'intero e che non si spiega. Percorrere le pagine della raccolta poetica di Cheikh T. Gaye significa allora immergersi, una volta di più dopo Senghor, nelle costanti di un'Africa finalmente felix: un'Africa del passato, quella in cui il "coltello selvaggio" non aveva ancora "strappato la prestigiosa comunione" dell'uomo con l'essere ("Il poeta e lo spirito").
"Like Living Black glances illuminating the heavens." The Word in Cheikh Tidiane Gaye's poem. The Word constitutes one of the concepts here omnipresent and among the most complex and fruitful of African philosophy. To Gain access to its deepest meaning is to grow in wisdom and to penetrate, with the initiation of life, the mystery. The word is, in fact, the knowledge conveyed with the voice, the living epics of the ancestral past, always made current through the oratorias of the griots, but it is also an idea of sacred union, of seal between the living and the dead, between the past and the future , between the here and the elsewhere, between the elderly and the new born: It is the breath, which binds, unites, holds together the whole and which is not explained. To Follow the pages of the poetry collection of Cheikh T. Gaye means then to dive, once more after Senghor, in the constants of an Africa finally Felix: An Africa of the past, the one in which the "savage knife" had not yet "torn the Prestigious communion of "Man with Being (" The poet and the Spirit ").