Il tramonto della cultura siciliana - 9788893660891

Il tramonto della cultura siciliana: Nell'Introduzione al volume su Il tramonto della cultura siciliana, Giovanni Gentile sostiene che l'isolamento culturale e sociale della Sicilia era cessato con la costituzione dello Stato italiano nel 1861. «L'Isola era stata sempre sequestrata, a causa del mare e della scarsezza dei commerci, da ogni relazione col resto del mondo», scrive e sottolinea Gentile. Il suo convincimento è basato sul fatto che la Sicilia è riuscita ad inserirsi nel contesto della cultura nazionale ed europea a seguito del conseguimento dell'unità politica avvenuta nel 1861. La posizione di Gentile sul modo di interpretare la storia dell'Italia in ogni caso risulta interessante, per il modo di rapportarsi ai tre rappresentanti (Pitrè, Salomone Marino e Di Marzo) della cosiddetta cultura siciliana del tempo. Nella Prefazione a Il tramonto della cultura siciliana, Gentile sottolinea che Pitrè, Salomone Marino e Di Marzo costituiscono «la triade degli scrittori più benemeriti e più rappresentativi della cultura siciliana del XX secolo». In effetti l'interesse da parte di Gentile per la cultura siciliana, nel 1917, non costituisce un episodio sporadico all'interno della sua produzione; proprio nel corso del 1915, sulle pagine della rivista «La Critica», Gentile si era occupato della ricostruzione storica e teorica della cultura siciliana nel contesto della cultura italiana determinatasi nella seconda metà del XIX secolo.
In the Introduction to the volume on The Decline of Sicilian Culture, Giovanni Gentile argues that the cultural and social isolation of Sicily had ceased with the constitution of the Italian State in 1861. "The island had always been sequestered, because of the sea and the scarcity of trade, from any relationship with the rest of the world," Gentile writes and emphasizes. His conviction is based on the fact that Sicily has managed to insert itself into the context of national and European culture following the achievement of political unity in 1861. Gentile's position on the way of interpreting the history of Italy is in any case interesting, for the way in which he relates to the three representatives (Pitrè, Salomone Marino and Di Marzo) of the so-called Sicilian culture of the time. In the Preface to The Sunset of Sicilian Culture, Gentile points out that Pitrè, Salomone Marino and Di Marzo constitute "the triad of the most meritorious and representative writers of Sicilian culture in the twentieth century." In fact, Gentile's interest in Sicilian culture in 1917 is not a sporadic episode in his production; In 1915, in the pages of the magazine "La Critica", Gentile had dealt with the historical and theoretical reconstruction of Sicilian culture in the context of Italian culture in the second half of the nineteenth century.