La grande mistificazione. C'era una volta un Messia in Israele - 9788884101822

La grande mistificazione. C'era una volta un Messia in Israele: La grande mistificazione a cui il titolo allude è quella che presenta Gesù come Redentore dell'umanità intera. Ma i quattro Vangeli canonici sostengono ben altro: Gesù non si sarebbe mai interessato delle sorti di tutta l'umanità, ma sempre e soltanto di quella dei circoncisi figli del popolo d'Israele, da lui considerati esclusivi destinatari della sua predicazione. Per quale motivo le fedi religiose sussistono ancora nonostante il decadere dei valori che le generarono? Le società occidentali, figlie dell'Illuminismo e della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo, adorano un Dio intollerante, sanguinario, schiavista, razzista e misogino; un Dio, cioè, che incarna tutto ciò contro cui quelle società hanno dovuto lottare per divenire ciò che sono. Si tratta di un paradosso che offusca persino le capacità di critica e che impedisce di cogliere il senso effettivo di quanto accade nel mondo e nella storia dell'uomo.
The great hoax to which the title alludes is that which presents Jesus as Redeemer of all humanity. But the four canonical Gospels claim something else: Jesus never would have affected the fate of all mankind, but always and only of the circumcised children of the people of Israel, which he regarded as exclusive recipients of his preaching. Why religious beliefs still persist despite the decay of values that generated? Western companies, daughters of the enlightenment and the Universal Declaration of human rights, they worship a God intolerant, bloodthirsty, misogynist, racist and slave; a God who embodies everything against which those companies have had to struggle to become what I am. It is a paradox that clouds even critical capabilities and prevents actual sense of what is happening in the world and in man's history.