Abisso e retta. Genealogia della modernità - 9788860747488

Abisso e retta. Genealogia della modernità: "È propria dell'inconsistenza filosofica dominante la supponenza di poter superare un problema, nella fattispecie le aporie della modernità, senza riuscire a individuarne con precisione l'origine". Così scrive Marco Genzolini all'inizio del suo saggio, per introdurre l'impalcatura del suo pensiero: alle nostre spalle sta, ancora in larga misura impensata, una delle più grandi trasformazioni culturali di tutti i tempi, quella che porta dall'universo chiuso e circolare di Aristotele all'altro, infinito ed eccentrico, dei moderni. Ad essa si accompagna quel cambiamento di paradigmi che dischiude la progressiva matematizzazione e tecnicizzazione della realtà. Tale sconvolgimento avviene per gradi e coinvolge alcune delle più grandi personalità artistiche, filosofiche e religiose di quell'età di mezzo che si colloca tra l'autunno del medioevo e il rinascimento: Dante, Giotto (o forse bisognerebbe dire lo Pseudo-Giotto del ciclo di Isacco), i componenti della cosiddetta corrente mistica renana (da Ildegarda di Bingen a Eckhart) e, infine, il rappresentante di spicco del neoplatonismo quattrocentesco, Cusano.
"Of the dominant philosophical inconsistency conceits to overcome a problem, in this case the aporias of modernity, without being able to identify with precision the origin". Marco Genzolini wrote at the beginning of his essay, to introduce the foundations of his thought: our backs are still to a large extent unexpected, one of the largest cultural transformations of all time, one that leads from the universe closed and Aristotle to another circular, infinite and eccentric, the moderns. It is accompanied by the change of paradigms that discloses the progressive mathematization and technicalization of reality. Such upheaval occurs in stages and involves some of the biggest artistic, philosophical and religious personality of that middle age that ranks among the autumn of the middle ages and the Renaissance: Dante, Giotto (or perhaps we should say the Pseudo-Giotto's cycle of Isaac), the components of the so-called mystical renana (from Hildegard of Bingen to Eckhart) and finally the prominent representative of the fifteenth-century Neoplatonism , Cusano.