Polinesia, un paradiso che muore - 9788897173373

Polinesia, un paradiso che muore: "Polinesia, un paradiso che muore" è il testamento di Alain Gerbault. È il suo canto d'amore alla Polinesia, e la più terribile delle requisitorie - di fatto l'autore voleva dare al libro il sottotitolo "Sotto la crudele civiltà bianca". Egli vi dedicò i suoi ultimi anni di vita e le sue ultime forze: innalzare una stele, un monumento alla cultura polinesiana che moriva sotto i suoi occhi, salvare a tutti i costi la memoria di quel paradiso assassinato. Di questo testo aspro, sconvolgente, teso, attraversato da lampi di meraviglia, ci si chiede come sia potuto rimanere così a lungo dimenticato. La sua attraversata dell'Atlantico in solitario, nel 1923, a bordo di Firecrest, l'aveva reso immensamente famoso, ma qui diventa il difensore della cultura polinesiana, l'uomo che ci commuove per il suo destino tragico. C'è un altro Gerbault da scoprire, quello che sulle isole chiamavano Il Selvaggio bianco.
"Polynesia, a paradise that dies" is the testament of Alain Gerbault. And his love song to Polynesia, and the most terrible of inquests-in fact the author wanted to give the book the subtitle "Under the cruel white civilization". He devoted the last years of his life and his last strength: raise a Stela, a monument to the Polynesian culture that died under his eyes, save at all costs the memory of that paradise murdered. This harsh, unsettling lyrics, tense, crossed by flashes of wonder, one wonders how it could stay this long forgotten. His crossed the Atlantic solo in 1923, Firecrest, had made him immensely popular, but here becomes the defender of Polynesian culture, the man that moves us to her tragic fate. There is another Gerbault to discover what the islands called the wild white.