Insieme vuoto - 9788899791094

Insieme vuoto: Attraverso una serie di passaggi su più livelli narrativi, il libro sviluppa un racconto di un amore e, al contempo, di un distacco sentimentale che confluisce in un viaggio verso le proprie radici familiari. Verónica, figlia di esiliati argentini radicatisi a Città del Messico, è costretta a tornare a vivere nell'appartamento dal quale sua madre repentinamente sparì. La geografia della narrazione si riduce a pochi luoghi (sostanzialmente a uno, "il bunker" ovvero la vecchia casa dell'infanzia), mentre i personaggi, pochi anch'essi, oltre ai nomi propri hanno ognuno accanto nel testo, la propria iniziale maiuscola tra parentesi - el Tordo(T), Yo(Y), Mamà(M), Hermano(H) - proprio perché possano interagire anche sul piano più logico e astratto dei diagrammi e della teoria degli insiemi. Quando infatti le parole diventano insufficienti, si inceppano o si decompongono, lasciano il posto a disegni e a figure. In questo fitto dialogo tra parole e linee si insinua una vena di mistero, dove alcune incognite rimangono in sospeso (tra cui la figura del papà, unico personaggio "reale" - o meglio non astratto - che non ha bisogno della iniziale in maiuscolo...) Il lettore sarà parte attiva del racconto fin dall'inizio, dovendo ricomporre un filo logico deliberatamente frammentario e apparentemente disordinato, riassemblando la linearità del tutto attraverso il testo scritto e i disegni che lo inframezzano. "Insieme vuoto", il secondo racconto di Verónica Gerber Bicecci, sperimenta dunque una forma di linguaggio estremamente personale, inserendo il racconto di fatto nella tradizione tip
Through a series of passages on several narrative levels, the book develops a story of a love and, at the same time, of a sentimental detachment that flows into a journey towards one's family roots. Verónica, the daughter of Argentine exiles who took root in Mexico City, is forced to return to live in the apartment from which her mother suddenly disappeared. The geography of the narrative is reduced to a few places (basically to one, "the bunker" or the old childhood home), while the characters, also few, in addition to their own names have each next to them in the text, their initial capital in parentheses - el Tordo (T), Yo (Y), Mamà (M), Hermano (H) - precisely so that they can interact even on the most logical and abstract level of diagrams and set theory. In fact, when words become insufficient, jammed or decomposed, they give way to drawings and figures. In this dense dialogue between words and lines a vein of mystery creeps in, where some unknowns remain pending (including the figure of the father, the only "real" character - or rather not abstract - who does not need the initial in capital letters ...) The reader will be an active part of the story from the beginning, having to recompose a deliberately fragmentary and apparently disordered logical thread, reassembling the linearity of the whole through the written text and the drawings that intersperse it. "Insieme vuoto", the second story by Verónica Gerber Bicecci, therefore experiments with an extremely personal form of language, inserting the story in fact in the tip tradition.