Oro e piombo. Il mercato della grande guerra. Pubblicità, cinema, propaganda. 1914-1918 - 9788849851816

Oro e piombo. Il mercato della grande guerra. Pubblicità, cinema, propaganda. 1914-1918: Nella prima Guerra mondiale, la propaganda che aveva il compito di mobilitare le masse trasse spunto dalla pubblicità e la pubblicità sfruttò il conflitto per vendere al meglio le merci, diventando al contempo parte integrante della comunicazione bellica. In definitiva la pubblicità si trasformava in propaganda così come la propaganda utilizzava la pubblicità: un intreccio diabolico costruito per vendere sia le merci che la guerra. Incuranti del massacro, della violenza, dei sacrifici che milioni di uomini erano costretti a subire, le aziende del fronte interno sfruttavano l'evento per aumentare i loro profitti: il patriottismo degli affari non aveva alcun pudore. Lo Stato divenne onnipresente nella vita sociale, e il marketing patriottico collaborò traendo profitto dalla guerra delle immagini. E in questo tragico contesto che nasce la moderna fabbrica del consenso.
In the first world war, the propaganda that had the task of mobilising the masses drew inspiration from the advertising and publicity took advantage of the conflict to sell the best goods, while becoming an integral part of the communication. Ultimately the advertisement turned into propaganda as propaganda used advertising: a fiendish plot built to sell both goods and war. Heedless of the massacre, of violence, of the sacrifices that millions of people were forced to suffer, the home front companies took advantage of the event to increase their profits: the business patriotism had no modesty. The State became ubiquitous in social life, and patriotic marketing collaborated profiting from the war of images. And in this tragic context that was born the modern manufacturing consent.