Mi richordo anchora - 9788874628780

Mi richordo anchora: "C'è un uomo nella Bassa sui settant'anni che si chiama Pietro Ghizzardi ed è un grande uomo. Ma da parecchio prima che cominciasse a dipingere e a far parte della trinità padana dei naifs, Ligabue Rovesti e lui. La pittura non c'entra per il tipo di grandezza cui mi riferisco, essendo grande perché ha sofferto grandemente, perché è stato umiliato grandemente, e nelle pagine di questo libro con qualche accento profetico domanda: 'Fino a quando continuerete a fare questo?' Io lessi le sue memorie quando erano in boccio e dissi: 'Corro subito ad abbracciarlo'. Poi non corsi ad abbracciarlo, passò del tempo, si dimentica, questa è la vita, e si onora purtroppo più facilmente un artista che un uomo. Lo incontrai dopo alla prima mostra luzzarese dei naifs, al pranzo invernale dopo la mezzanotte, diventato ormai rituale, tutti avevamo trovato il nostro posto a tavola e Ghizzardi no, ricordo ancora che se ne stava in piedi in un angolo con la paura di disturbare, sdentato, il paletò abbottonato male." (Cesare Zavattini)
"There's a man in lower on seventy years called Pietro Ghizzardi and is a great man. But long before he began to paint and be part of the Trinity Valley of naifs, Ligabue Rajendiran and him. The painting doesn't fit for the type of magnitude which I refer, being great because it has suffered greatly, because it has been humbled greatly, and in the pages of this book with some prophetic accent question: ' as long as you continue to do this? ' I read his memoirs when they were in bud and said, ' I run just to hug him. Then don't hug courses, spent time, you forget, this is life, and it honors an artist more easily than a man sadly. I met him after the first show luzzarese of naifs, winter meal after midnight, which has become ritual, all we had found our place at the table and Galloway no, still remember who was standing in the corner with the fear of disturbing, toothless, the Blazer buttoned wrong. " (Cesare Zavattini)