L'assistenza linguistica nel processo penale. Un meta-diritto fondamentale tra paradigma europeo e prassi italiana - 9788813365417

L'assistenza linguistica nel processo penale. Un meta-diritto fondamentale tra paradigma europeo e prassi italiana: Uno degli ostacoli più rilevanti di accesso alla giustizia è rappresentato dalla lingua. La mobilità interna all'Unione europea e i fenomeni migratori hanno incrementato in misura rilevante il numero di stranieri alloglotti coinvolti - come imputati e vittime - nel procedimento penale. Essi sono titolari di un meta-diritto che nasce e si sviluppa nel contesto europeo: un diritto pregiudiziale rispetto a tutti gli altri, plasmato dalla giurisprudenza di Strasburgo e poi riconosciuto dalla «first EU fair trial law», ossia la direttiva 2010/64/UE, e dalla direttiva 2012/29/UE. Nell'ordinamento italiano, il paradigma europeo è stato recepito solo superficialmente e permane, dunque, un problema di effettività del diritto all'assistenza linguistica: per un verso, si registra la pervicace resistenza della giurisprudenza alla sua piena attuazione; per altro verso, risulta del tutto carente la qualità del servizio di interpretazione e traduzione. L'auspicio è che si possano superare questi orientamenti e dare rigorosa attuazione alle direttive europee: fino a che il diritto all'assistenza linguistica non verrà preso sul serio, per un numero crescente di imputati e vittime che non parlano o non comprendono la lingua italiana, ci potrà essere soltanto un simulacro di processo giusto.
One of the most significant barriers to access to justice is the language. Intra-EU mobility and migration have increased significantly the number of foreigners involved non-native-as defendants and victims in criminal proceedings. They have a meta-law which was created and developed in the European context: a preliminary law than any other, shaped the jurisprudence of Strasbourg and then recognized by the ??first EU fair trial law ', in other words the directive 2010/64/EU, and the 2012/29/EU directive. In Italian, the European paradigm has been transposed only superficially and therefore remains an issue of effectiveness of the right to language assistance: on the one hand, there is the stubborn resistance of the law to its full implementation; on the other hand, is entirely lacking the quality of interpretation and translation service. The hope is that we can overcome these guidelines and give rigorous implementation directives: until the right to language assistance will not be taken seriously, for a growing number of defendants and victims who do not speak or understand the Italian language, there may be only a simulacrum of fair trial.