Il concetto di spazio-The concept of space. Nuova ediz. - 9788895122496

Il concetto di spazio-The concept of space. Nuova ediz.: L'idea comune che abbiamo di tempo e spazio è da ricondurre a Newton. Lo spazio è quella entità sulla quale ed entro la quale avvengono tutti i fatti del mondo, mentre il tempo è la ragione fondamentale per l'auto-identificazione e auto-comprensione. Con Einstein si giunge a una rivoluzionaria concezione: spazio e tempo non esistono. Questo, che è alla base della connessione tra fisica e filosofia, consente di giungere a straordinarie acquisizioni: 1. La fine di ogni metafisica tradizionale; 2. Ogni volta questo farsi-spazio è preceduto da una radicale "assenza d'essere": l'esistenza è solo nell'effettività dello squadernarsi di tutto questo; c) che l'essere della Tradizione Occidentale, non essendo più un qualcosa di prescrivibile in ragione della sua pre-esistenza, essendo invece il portato, ogni volta, di interrelazioni probabilistiche non causali, apre a una nuova accezione di ontologia quale de-ontologia tutta da scrivere. Una de-ontologia in cui "essere" non può che dirsi chiuso nel logos, in questo logos-qui come precipitato ultimo della modalità strategica di ànthropos nei suoi modi interrelazionali con il mondo.
The Common idea we have of time and space is to be traced back to Newton. Space is that entity on which and within which all the facts of the world take place, while time is the fundamental reason for self-identification and self-understanding. With Einstein We reach a revolutionary conception: space and time do not exist. This, which is the basis of the connection between physics and philosophy, allows to reach extraordinary acquisitions: 1. The end of every traditional metaphysics; 2. Each time this Farsi-space is preceded by a radical "absence of being": existence is only in the effectivity of the squadernarsi of all this; c) that the being of the Western Tradition, no longer being a something prescribed by reason of its pre-existence, instead being the LED, each time, of non-causal probabilistic interrelations, opens to a new sense of ontology as De-ontology all to write. A de-ontology in which "to be" can only be said closed in the logos, in this logos-here as a last precipitate of the strategic mode of anthropy in its interrelational ways with the world.