Puro, semplice e naturale nell'arte a Firenze tra Cinque e Seicento. Ediz. illustrata - 9788809795655

Puro, semplice e naturale nell'arte a Firenze tra Cinque e Seicento. Ediz. illustrata: Il volume è il Catalogo della mostra di Firenze (Galleria degli Uffizi, 17 giugno - 2 novembre 2014). La mostra punta ad illustrare l'identità dell'arte fiorentina, attraverso un ricco e serrato contrappunto tra pittura e scultura, articolato in nove sezioni. Dopo una scenografica ouverture dedicata a due protagonisti emblematici, Andrea del Sarto e Santi di Tito (sezione 1), e dopo un omaggio al disegno dal vero come strumento di conoscenza (sezione 2), nella prima parte della mostra (sezioni 3-6) si potrà seguire in senso diacronico la persistenza di piacevole chiarezza e quieta grandezza di questo corso dell'arte fiorentina, restituendo così, accanto ai maestri fondatori, un più adeguato ruolo ai Della Robbia e ai Sansovino, a Franciabigio, Bugiardini e Sogliani, artisti 'mediatori' verso Bronzino, Poggini, Giovanni Bandini e la più tarda generazione di Ciampelli, Tarchiani, Vannini e Antonio Novelli. Nella seconda parte (sezioni 7-9), si potrà verificare, in un confronto diretto incentrato su tre temi (l'espressione degli affetti, l'evidenza degli oggetti quotidiani, la nobile semplicità degli eventi sacri), l'effettiva consistenza di questo particolare lascito culturale. Non manca infine un'evidente consonanza con gli svolgimenti puristici del dibattito sulla lingua, elaborati in seno all'Accademia Fiorentina e a quella della Crusca.
The book is the catalogue of the exhibition in Florence (Uffizi Gallery, 17 June-November 2, 2014). The exhibition aims to demonstrate the identity of Florentine art, through a rich and tight counterpoint between painting and sculpture, divided into nine sections. After a spectacular Overture dedicated to two emblematic protagonists, Andrea del Sarto and Santi di Tito (section 1), and after a tribute to drawing as a tool of knowledge (section 2), the first part (sections 3-6) you can follow in diachronic sense the persistence of pleasing clarity and quiet grandeur of this course of Florentine art, thus returning alongside founding masters , a more appropriate role to Della Robbia and Sansovino, Franciabigio, Bugiardini and Sogliani's artists ' mediators to Bronzino, Poggini, Giovanni Bandini and the later generation of Caves, Tarchiani, Vannini and Antonio Novelli. In the second part (sections 7-9), you can verify in a direct confrontation, focusing on three themes (the expression of affections, the evidence of everyday objects, the noble simplicity of sacred events), the actual texture of this particular cultural legacy. There is an evident harmony with purist debate performances on the tongue, processed within the Florentine Academy and bran.