L'usuraio onorato. Credito e potere a Bologna in età comunale - 9788815123114

L'usuraio onorato. Credito e potere a Bologna in età comunale: I professionisti del credito ebbero un ruolo di grande rilievo nella società e nella vita politica di Bologna fra XII e XIV secolo. Indagando su quel ruolo, il volume si avvale dello studio degli statuti, delle matricole del Cambio e degli estimi del Duecento e del Trecento. Obiettivo della ricerca è mettere in luce i rapporti esistenti fra attività economica e ruoli politici, fra affari e potere, ma anche definire l'estrazione sociale, i livelli di ricchezza, le strategie economiche dei gruppi finanziari attivi sulla piazza bolognese. Attraverso l'analisi di quattro casi rappresentativi sul piano sociale, economico e politico (Pepoli, Gozzadini, Beccadelli, Bianchi del Cossa), l'autore delinea i percorsi di affermazione all'interno di quel ceto. Ne emerge un ritratto del gruppo professionale dei banchieri bolognesi, ricco di particolari per gli anni che vanno dalla metà del XIII secolo, quando il Cambio era all'apice del suo prestigio pubblico e i suoi protagonisti coincidevano con i gruppi dirigenti del comune, agli anni Venti del Trecento, epoca che vede i banchieri su posizioni più decentrate, in un panorama assai mutato di equilibri politici ed egemonie sociali. Una fase storica cruciale che coincide con un passaggio nella storia della mentalità e dell'etica economica; da un'epoca di legittimità dell'usura moderata a un'altra in cui la normativa cittadina e i ceti creditizi sono costretti a confrontarsi con la proibizione ecclesiastica di ogni interesse nei contratti di mutuo.
Credit professionals played a very important role in society and in the political life of Bologna between the 12th and 14th centuries. Looking into that role, the volume takes advantage of the study of the statutes, the gear and the 13th century estimi freshmen and three hundred. Aim of the research is to shed light on the relationship between economic activity and political roles, between business and power, but also define the social backgrounds, levels of wealth, economic strategies of financial groups that are active on the piazza Bologna. Through the analysis of four representative cases in the social, economic and political (Pepoli, Gozzadini, Beccadelli, Bianchi del Cossa), the author outlines the paths of assertion within that class. What emerges is a portrait of the professional group of bankers bolognesi, full of details for the years that go from the middle of the 13th century, when the Exchange was at the height of its prestige and its protagonists coincided with the leaderships of the municipality, the twenties of the fourteenth century, a period that sees bankers increasingly decentralized, in a landscape much changed political balance and social hegemonies. A crucial historical period that coincides with a passage in the history of mentalities and of economic ethics; from an era of legality of mild wear to another where the legislation and credit classes are forced to confront the ecclesiastical prohibition of all interest in the loan agreements.