La sentenza è pronunziata. Rappresentazioni della giustizia nell'opera lirica - 9788867059720

La sentenza è pronunziata. Rappresentazioni della giustizia nell'opera lirica: In quale misura la musica, ed in particolare l'opera lirica, può accrescere la consapevolezza dell'identità del giurista di oggi, chiamato quotidianamente a districarsi tra normative sempre più tecniche? Questo volume, che raccoglie contributi di giuristi, storici e artisti che lavorano nel mondo delle rappresentazioni liriche, cerca proprio di dare una risposta a questa delicata domanda. Dopo la breve introduzione di Mario Riberi (dal programmatico titolo La musica sveglia il giurista) il contributo del Maestro Stefano Poda (corredato da una appendice fotografica che presenta alcune delle sue più importanti creazioni internazionali) apre il volume proponendo un vero e proprio "manifesto" sull'estetica delle rappresentazioni operistiche evidenziando come, nella valutazione delle messe in scena, il concetto di "modernità" venga spesso frainteso da pubblico e addetti ai lavori. I successivi saggi sviluppano invece il rapporto tra diritto ed opera lirica confrontandosi con il tema della Giustizia e delle sue rappresentazioni nel teatro musicale: Paolo Giani Cei delinea la presenza di aspetti giuridici in tutto il melodramma sette-ottocentesco concentrandosi sulla contrapposizione tra individuo e regole; partendo dalle opere in musica secentesche di Monteverdi, Bernardo Pieri restituisce invece l'immagine di una Giustizia "sopraffatta" e vilipesa dalla legge; Andrea Pennini evidenzia invece i riflessi reali ed immaginifici degli istituti giuridici di Antico Regime presenti nel capolavoro Mozartiano Le Nozze di Figaro; Francesco Serpico coglie invece la corrosiva critica di Gius
To what extent can music, and in particular opera, increase awareness of the identity of today's lawyer, who is called daily to extricate himself from increasingly technical regulations? This volume, which gathers contributions from lawyers, historians and artists working in the world of lyrical representations, tries to answer this delicate question. After the brief introduction of Mario Riberi (from the programmatic title The music wakes the jurist) the contribution of Maestro Stefano Poda (accompanied by a photographic appendix that presents some of his most important international creations) opens the volume proposing a real "manifesto" on the aesthetics of operatic representations highlighting how, in the evaluation of the stagings, the concept of "modernity" is often misunderstood by the public and insiders. Subsequent essays develop the relationship between law and opera by confronting the theme of Justice and its representations in musical theatre: Paolo Giani Cei outlines the presence of legal aspects throughout the eighteenth-nineteenth-century melodrama focusing on the contrast between individual and rules; starting from Monteverdi's works in 16th-century music, Bernardo Pieri returns instead the image of a Justice "overwhelmed" and violated by law; Andrea Pennini, on the other hand, highlights the real and imaginative reflections of the legal institutions of the Old Regime present in the Mozart masterpiece Le Nozze di Figaro; Francesco Serpico, on the other hand, seizes on The Corrosive criticism of Gius