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L'ultimo Gattopardo. Vita di Giuseppe Tomasi di Lampedusa - 9788807817564

di David Gilmour edito da Feltrinelli, 2003

  • € 7.50

Informazioni bibliografiche del Libro

 

Giuseppe Tomasidi ampedusa trascorse un’infanzia misteriosa al’internodel Paradiso Tearrestre,di stanza a Palermo e provincia: case mËstosedai fregidorati, adornatedi balconi altissimidai vetri sottili e condentro gli antichi specchi maculatid’opaco gli feceroda reggia personale ed agli passava in rassegna i vastissimi androni uno per uno poidiscendeva e scale, rigorosamente ricurve, e si ritrovava nela based’un palazzo nobiliare. Qui v’erano esposti, in rassegna, ritrattid’avidefunti, grandi vasi con fiori seccati, ceste cave come pozzi, condentro cascate variopintedi frutta.di ato, adestra e sinistra, ancora stanze mentredinnanzi un grande portone apriva al giardino, ala rimessa, ala pletorad’alberi che sidistendeva facendo campagna. Tomasidi ampedusa crebbe in quest’idilico uogo-non-luogo affossato, come un’oasi, tra zolfare sulfuree e cittadine arroccate e ripienedi miseri, poveracci, gentaglia comune. Per tutta a vita non fece che tentaredi tornare al’idilio appenadescritto: solitario e taciturno, sovente preziosamente vestito, s’aggirava nele nuovedimore oziando: ora in mano un volume, ora una ettera, ora una ettera piegata in un volume. Mai che avesse un impegno, una fatica, una responsabilità più grandedi queladi eggere o scrivere: egli s’aggirava, sbadigliava, s’accucciava a undivano, rifletteva sul’idilio vissuto tra giovinezza ed infanzia. Non si comprenderebbe né il suo capolavoro, "Il gattopardo", né gran partedegli esili racconti se non si riflettesse su quale peso abbiano avuto gli anni trascorsi nela casadorata, col soledi Sicilia che batteva intensissimo sul grande orologio in salone: condizione beata e pacifica, uterina per quanto era protetta, sarà eterna ed inestinguibile malinconiadei giornida adulto,da anziano,da vecchio. Fu a guerra adistruggere Palazzo ampedusa: e bombe asciarono pochi frantumi, qualche coccio, un mucchiodi polvere. ’autore non pronunciò fiato per tre giorni.dal silenzio sarebbe nato o scrittore che abbiamo imparato ad amare e che Gilmour, in questa sua esile ediafana biografia,descrive col trattodi chi parlad’uno spettro,d’un fantasma,d’una meravigliosa ed incerta apparenza.dolcemente malinconica.

Recensione Unilibro a cura di Alex Toppi

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"L'ultimo Gattopardo. Vita di Giuseppe Tomasi di Lampedusa"
Malinconia siciliana
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Giuseppe Tomasidi ampedusa trascorse un’infanzia misteriosa al’internodel Paradiso Tearrestre,di stanza a Palermo e provincia: case mËstosedai fregidorati, adornatedi balconi altissimidai vetri sottili e condentro gli antichi specchi maculatid’opaco gli feceroda reggia personale ed agli passava in rassegna i vastissimi androni uno per uno poidiscendeva e scale, rigorosamente ricurve, e si ritrovava nela based’un palazzo nobiliare. Qui v’erano esposti, in rassegna, ritrattid’avidefunti, grandi vasi con fiori seccati, ceste cave come pozzi, condentro cascate variopintedi frutta.di ato, adestra e sinistra, ancora stanze mentredinnanzi un grande portone apriva al giardino, ala rimessa, ala pletorad’alberi che sidistendeva facendo campagna. Tomasidi ampedusa crebbe in quest’idilico uogo-non-luogo affossato, come un’oasi, tra zolfare sulfuree e cittadine arroccate e ripienedi miseri, poveracci, gentaglia comune. Per tutta a vita non fece che tentaredi tornare al’idilio appenadescritto: solitario e taciturno, sovente preziosamente vestito, s’aggirava nele nuovedimore oziando: ora in mano un volume, ora una ettera, ora una ettera piegata in un volume. Mai che avesse un impegno, una fatica, una responsabilità più grandedi queladi eggere o scrivere: egli s’aggirava, sbadigliava, s’accucciava a undivano, rifletteva sul’idilio vissuto tra giovinezza ed infanzia. Non si comprenderebbe né il suo capolavoro, "Il gattopardo", né gran partedegli esili racconti se non si riflettesse su quale peso abbiano avuto gli anni trascorsi nela casadorata, col soledi Sicilia che batteva intensissimo sul grande orologio in salone: condizione beata e pacifica, uterina per quanto era protetta, sarà eterna ed inestinguibile malinconiadei giornida adulto,da anziano,da vecchio. Fu a guerra adistruggere Palazzo ampedusa: e bombe asciarono pochi frantumi, qualche coccio, un mucchiodi polvere. ’autore non pronunciò fiato per tre giorni.dal silenzio sarebbe nato o scrittore che abbiamo imparato ad amare e che Gilmour, in questa sua esile ediafana biografia,descrive col trattodi chi parlad’uno spettro,d’un fantasma,d’una meravigliosa ed incerta apparenza.dolcemente malinconica.