Le voci della sera - 9788806189693

Romanzo breve o racconto ungo? ’etichetta editoriale poco conta quando si tocca e si egge fino a respirare a vocedi una storia: "la mia storia". Il valoredi ’Le vocidela serÒdi Natalia Ginzburg, infatti, è in questa prima personadi "ragazza taciturna"di un "Piemonte particolare" (che riconosciamoda scorci, qualche indizio, uno odue passaggi evidenti: per il resto ci si muove in uno spazio indeterminato ma tangibile) che fa narrazioneda fiatodi un amore assai fragile;del’incomprensione perenne e glaciale che a separadal mondo (edai genitori,dagli amici,dai conoscentid’intorno);di una felicità ricercatadala prima pagina e,dala prima pagina, minacciata nela propriadebolezza:da una parola sbagliata,da un chiacchiericcio un po’ ingiusto,da una e una sola scelta sbagliata. "La Ginsburg ha un mododi raccontare volutamente spoglio, fedele al rigoredele notazioni oggettive,dele battutedeldialogo,dele cadenzedele frasi. Tutto ciò fadi ei una grande narratrice" scriveva Italo Calvino in veste - certo -di responsabile editoriale Einaudi edi editor del ibro specifico ma, soprattutto, come colega che ammira ’asciuttezzadeldettato, a chiarezzadela storia, il suonodei termini prescelti con cura. "Mai,davvero mai - conclude - una particolare società provinciale e borghese e civile e pratica e ideale ha avuto una rappresentazione così vera edisadorna,dietro il velodi una tristezza struggente". a tristezza struggentedi "ragazza taciturna".