Diario da Kabul. Appunti da una città sulla linea del fronte - 9788887510775

Diario da Kabul. Appunti da una città sulla linea del fronte: Emanuele Giordana, giornalista e fondatore di Lettera22, torna a parlare di Afghanistan, paese che ha seguito nelle alterne vicende politiche sin dal suo primo viaggio nel 1974. Diviso in due sezioni, Noi e l'Afghanistan e L'Afghanistan e noi, il libro non vuole essere un'indagine sui perché della guerra, ma un diario che racconta la situazione e gli eventi di oggi da un'altra angolazione, che consente di osservare afgani e occidentali convivere e sopravvivere in una città da oltre trent'anni sulla linea del fronte. Un punto di vista di forte impatto che affronta e analizza anche l'attuale vicenda dei medici di Emergency. Con la rara qualità di conciliare dramma e ironia, mai a discapito di un'analisi critica e profonda dei fatti, l'autore raccoglie le riflessioni e le impressioni personali già in parte affidate al suo blog e che non trovano spazio nel veloce avvicendarsi di notizie sulle pagine dei quotidiani. Ne emerge la cronaca di un paese e di un popolo più complessa di quella riportata dalla retorica mediatica.
Emanuele Giordana, journalist and founder of Lettera22, back to talk about Afghanistan, a country that has followed in the political ups and downs since his first trip in 1974. Divided into two sections, we and the Afghanistan and Afghanistan and us, the book is not intended to be an investigation because of the war, but a diary that tells the situation and today's events from another angle, which allows Afghans and Westerners live and survive in a city for over thirty years on the front line. A strong point of view that tackles and also analyzes the current affair of doctors of Emergency. With the rare quality to combine drama and irony, never at the expense of critical analysis and profound facts, the author collects personal reflections and impressions already partly entrusted to her blog and have no place in quick succession of news across the pages of newspapers. What emerges is the story of a country and a people more complex than the one shown by the media rhetoric.