Angeli dalle colline. Asti tra storia e memoria - 9788896322260

Angeli dalle colline. Asti tra storia e memoria: In tutti i racconti di Giordanino affiorano storie del passato. A volte piccoli avvenimenti. Ma anche pagine della grande storia che gli astigiani ricordano con il giusto orgoglio, come quelle dedicate a Secondo Arò e ai giorni di un'effimera libertà in quel lontano 1797. Oppure, andando ancora più indietro nel tempo, alla battaglia di Lepanto. Il filo conduttore di "Angeli dalle colline" si dipana tra Asti e le morbide terre che le stanno attorno, ma talvolta l'orizzonte si allarga ad altri scorci del Piemonte. Così in "Mille e ancora mille" lo sguardo si posa sul tema dell'eresia catara di Monforte d'Alba, quasi dieci secoli fa; e Torino fa da sfondo alla storia - il fatto è veramente accaduto all'inizio del Settecento - del piccolo ebreo raccontata in "Ciao o shalom". L'autore ama queste terre, si sente. E nel racconto che dà il titolo alla raccolta usa il vernacolo di Giuseppe Lazzarone, poeta del secolo passato, quasi per dare ironico risalto a un amore vissuto tra le vie della città.
In all the stories of Gang strewn history. Sometimes small happenings. But even the pages of great history that the astigiani recall with just pride, like those dedicated to Second Plowed and the days of an ephemeral freedom in that distant 1797. Or, going even further back in time, the battle of Lepanto. The underlying theme of "Angels from the hills" unfolds between Asti and the rolling lands that are around, but sometimes the horizon widens to other glimpses of Piedmont. So in "a thousand and still very much" the gaze alights on the theme of the Cathar heresy of Monforte d'Alba, almost ten centuries ago; and Turin is the backdrop to the story-the fact really happened at the beginning of the eighteenth century-the little Jew told in "Hello or shalom". The author loves these lands, feels. And in the story that gives the title to the collection using the vernacular of Giuseppe Lazzarone, poet of the last century, almost ironic to give prominence to a love lived in the streets of the city.