Poeti in rivolta. Lavoro e industria nella poesia italiana contemporanea - 9788899541842

Poeti in rivolta. Lavoro e industria nella poesia italiana contemporanea: Questo libro si occupa dei poeti che hanno rappresentato il lavoro in fabbrica nei suoi molteplici aspetti, dal mito primo novecentesco dell'acciaio e della macchina al motivo dominante, almeno dal secondo dopoguerra in poi, dell'alienazione operaia fino all'eclissi del modello fordista e alla crisi occupazionale dei giorni nostri. Nella prima parte è tracciata una sintetica rassegna della poesia ispirata da questo tema. La seconda parte, più analitica, è dedicata all'approfondimento di cinque poeti del secondo Novecento, la cui opera si colloca fra gli anni del 'miracolo economico' e quelli della progressiva dismissione dei grandi impianti produttivi. Si tratta di autori molto diversi per stile, linguaggio, ideologia, estrazione sociale, esperienze biografiche e lavorative, ecc., tutti accomunati, però, da un forte antagonismo nei confronti dell'ordine neocapitalistico: Vittorio Sereni, Giovanni Giudici, Elio Pagliarani, Pier Paolo Pasolini e Luigi Di Ruscio.
This book deals with the poets who accounted for factory work in its various aspects, from the modern myth of the machine and steel first dominant motive, at least from World War II onwards, working-class alienation until the Eclipse the Fordist model and the employment crisis of today. The first part is traced a brief review of poetry inspired by this theme. The second part, more analytical, is dedicated to the analysis of five poets of the second half of the 20th century, whose work is among the years of ' economic miracle ' and those of the gradual divestiture of large production plants. These authors of widely varying style, language, ideology, social, biographical and work experiences, etc., all United, however, by strong antagonism against the order neocapitalistico: Vittorio Sereni, John Smith, Elio Pagliarani, Pier Paolo Pasolini and Luigi Di Ruscio.