Luigi Grande. Artista tra Novecento e contemporaneità. Doni alla Galleria d'Arte Moderna di Genova e al Museo dell'Accademia Ligustica. Ediz. illustrata - 9788863732924

Luigi Grande. Artista tra Novecento e contemporaneità. Doni alla Galleria d'Arte Moderna di Genova e al Museo dell'Accademia Ligustica. Ediz. illustrata: Tra la fine del 2013 e l'inizio del 2014 il pittore e scultore Luigi Grande ha donato a Genova, città capoluogo della sua regione d'adozione, quaranta opere. Lo ha fatto destinandole alla Galleria d'Arte Moderna e al Museo dell'Accademia Ligustica di Belle Arti, con una generosità di cui si dà conto con due mostre che documentano la sua carriera sul fronte della pittura, tra la metà degli anni '70 e la contemporaneità. L'artista vanta più di mezzo secolo di attività con mostre in tutta Italia, e rapporti con letterati, drammaturghi e poeti del suo tempo. Coinvolto dalle inquietudini dell'esistenzialismo e da impegnative letture tra psicanalisi, poesia e drammaturgia, Grande assume le persuasive facilitazioni esornative di certo linguaggio, quasi un po' fauve nella ridondanza cromatica, a metà via tra l'affabulazione coinvolgente della pubblicità, dell'illustrazione e le immagini televisive. Allo stesso tempo presta attenzione alla contestazione giovanile e all'avvilimento bestiale di una società coinvolta, a dispetto del progresso, in assurde e interminabili guerre come quella asiatica, ben sintetizzata dal dipinto Vietnam del 1964 con cui si apre questa rassegna.
Between the end of 2013 and the beginning of 2014 the painter and sculptor Luigi Grande donated in Genoa, capital city of the region of adoption, forty works. Did the leaders at the Galleria d'Arte Moderna and the Museo dell'Accademia Ligustica di Belle Arti, with a generosity which gives an account with two exhibitions documenting his career on the front of the painting, between the mid-70 's and the contemporary. The artist has more than half a century of activity with exhibitions throughout Italy, and relationships with writers, playwrights and poets of his time. Excited about the anxieties of Existentialism and challenging readings between psychoanalysis, poetry and drama, Big bear the persuasive esornative facilities of certain language, almost a bit fauve in redundancy, halfway between affabulation immersive advertising, illustration and television pictures. At the same time pay attention to youth and the beastly brokenness of a contestation company involved, in spite of progress, in absurd and endless wars like the Asian one, well summarized by Viet Nam of the 1964 painting with which you open this review.