L'età dei Florio. Ediz. illustrata - 9788838940200

L'età dei Florio. Ediz. illustrata: Sul finire del XVIII secolo una famiglia di commercianti calabresi si insedia a Palermo aprendo una modesta drogheria. Trascorsi alcuni decenni, divenuta nel frattempo la protagonista assoluta della vita economica siciliana, costituisce insieme alla sua dirimpettaia genovese, la famiglia Rubattino, la più grande società di navigazione del Paese. Agli inizi del '900 il mito dei Florio raggiunge il suo culmine. L'architetto Basile progetta le loro sontuose dimore, il famoso mobilificio Ducrot arreda le loro navi. Grazie ai Florio Palermo diviene una delle capitali del liberty : ma più ancora di uno stile di vita. Imparentati con i più bei nomi dell'aristocrazia siciliana, i pronipoti dei droghieri calabresi ricevono a casa re Vittorio Emanuele, il Kaiser, il fior fiore del Gotha internazionale, sono amici di D'Annunzio, Boldini, Leoncavallo, Enrico Caruso, di Robert de Montesquiou, testimone immancabile nel tramonto della Belle Epoque. È un "tramonto dorato" che vede dissolversi in breve tempo anche le fortune dei Florio : non solo, come vorrebbe una diffusa opinione, per la prodigalità e le minori capacità imprenditoriali degli ultimi discendenti della dinastia, ma soprattutto, se così si può dire, per una "colpa geografica". L'Italia si avvia a divenire un paese industriale, che non può avere due opposti poli di sviluppo. Così finisce l'età dei Florio, mentre alla Sicilia resta la speranza di un futuro post-industriale. È un'altra storia emblematica, come quelle dei Buddenbrook e dei Krupp, che da trent'anni aspetta il suo Thomas Mann o il suo Luchino Visconti; come potrà c
At the end of the 18th century a family of Calabrian merchants settled in Palermo and opened a modest grocery store. After a few decades, in the meantime, it has become the absolute protagonist of Sicilian economic life, it is together with its Genoa headquarters, the Rubattino family, the largest shipping company in the country. At the beginning of the 20th, the myth of the Florios reached its climax. Architect Basile designs their sumptuous mansions, the famous Ducrot furniture factory furnishes their ships. Thanks to the Florio Palermo becomes one of the capitals of Liberty : but still more than a lifestyle. Unrelated to the finest names of the Sicilian aristocracy, the great-grandchildren of the Calabrian grocers receive at home King Victor Emmanuel, the Kaiser, the flower of the international Gotha, are friends of D'Annunzio, Boldini, Leoncavallo, Enrico Caruso, of Robert de Montesquiou, a must-have witness in the sunset of the Belle Epoque. It is a "golden sunset" that sees the fortunes of the Florios dissolve in a short time: not only, as a widespread opinion would like, for the prodigality and the lesser entrepreneurial abilities of the last descendants of the dynasty, but above all, if you can say so, for a "geographic fault." Italy is about to become an industrial country, which cannot have two opposing poles of development. This is how the age of the Florios ends, while Sicily remains hopeful of a post-industrial future. It is another emblematic story, such as those of Buddenbrook and Krupp, which for thirty years has been waiting for its Thomas Mann or its Luchino Visconti; how can it be