Buttare la chiave? La sfida del trattamento per gli autori di reati sessuali - 9788860304162

Buttare la chiave? La sfida del trattamento per gli autori di reati sessuali: Gli psicologi e gli operatori penitenziari li chiamano sex offenders. Per l'opinione pubblica e la subcultura carceraria sono solo "infami", e "buttare la chiave", in senso metaforico o letterale, dovrebbe essere l'unica forma di intervento su chi si è macchiato di una violenza sessuale. Questo libro, invece, illustra il primo programma di trattamento per autori di reati sessuali in atto in Italia, quello realizzato dal CIPM (Centro Italiano per la Promozione della Mediazione) nella Casa di reclusione di Bollate e nel Presidio criminológico territoriale del Comune di Milano. Frutto della collaborazione tra professionisti di discipline differenti, il progetto ha creato una Unità di trattamento, una struttura specificamente dedicata che mira a superare i meccanismi di negazione e minimizzazione di solito adottati da chi compie questi reati, per una riflessione costruttiva sul crimine commesso e una efficace prevenzione della recidiva. All'interno di un campo trattamentale di contenimento, attraverso la pratica del modeling e di esperienze emotive correttive, si tenta il recupero di individui violenti, spesso segnati da gravi traumi. In tal modo, si cerca di innescare una prassi virtuosa che, svincolandosi da una logica esclusivamente punitiva, sottragga gli autori dei reati sessuali a uno sterile stigma, puntando sulla loro responsabilizzazione. E questo anche a beneficio delle vittime e dell'intera società, e non solo dei colpevoli.
Psychologists and prison operators call them sex offenders. For public opinion and the prison subculture are just "infamous," and "throw away the key", figuratively or literally, should be the only form of intervention on who is guilty of a sexual assault. This book, however, shows the first treatment program for sexual offenders in place in Italy, the one made by the CIPM (Italian Centre for promotion of mediation) in the prison of Bollate Milan and territorial criminol??gico Garrison. A collaboration between professionals from different disciplines, the project created a treatment unit, a dedicated structure that aims to overcome the mechanisms of denial and minimization usually adopted by doing these crimes, for constructive reflection on the crime committed and effective prevention of relapse. Addiction treatment within a containment field, through the practice of modeling and corrective emotional experience, you try retrieving violent individuals, often marked by severe trauma. In doing so, trying to spark a virtuous practices, freeing herself from a purely punitive logic, abstract the authors of sexual offenses in a sterile stigma, by focusing on their empowerment. And this also for the benefit of the victims and of society as a whole, and not just of the guilty.