Lo specchio deformante. Vecchi e nuovi paradigmi della diversità - 9788867601141

Lo specchio deformante. Vecchi e nuovi paradigmi della diversità: Qual è il paradigma di cui facciamo uso quando pensiamo alla diversità? E che immagine ci rimanda del variegato e composito caleidoscopio di significati ad essa sottesi? Spesso, si tratta dell'immagine deformata di una diversità segmentata, semplificata e dimentica del fatto che tutti gli individui condividono il medesimo destino di essere uguali, rispetto al fatto di essere diversi, o, se lo si preferisce, di essere diversi all'interno dei vincoli posti da una costitutiva uguaglianza di fondo. La complessità del fenomeno pone, dunque, al centro della riflessione pedagogica la necessità di intraprendere un preciso percorso di pensiero, facendo ricorso ad un paradigma complesso (l'unico in grado di concepire diversità e unità come componenti complementari, in relazione dialogica permanente tra loro) e, conseguentemente, ad una precisa impostazione metodologica, quale l'attraversamento della tematica da più prospettive interpretative.
What is the paradigm that we use when we think about diversity? And that picture reminds us of the varied and composite kaleidoscope of underlying meanings to it? Often, it is the distorted image of a segmented diversity, simplified and forgets the fact that all individuals share the same fate of being equal, compared to being different, or, if you prefer, to be different within the constraints imposed by a constitutive equal bottom. The complexity of the phenomenon poses, then, at the center of pedagogical reflection the need to take a definite path of thought, by means of a complex paradigm (the only one capable of thinking about diversity and unity as complementary components in connection with permanent dialogue between them) and, consequently, to a precise methodological approach, such as crossing the issue from multiple perspectives of interpretation.